L'aglio può essere seminato in ottobre, novembre, oppure febbraio, marzo. Se il clima lo permette possiamo addirittura anticipare le operazioni a Gennaio. È una pianta molto resistente e, sebbene abbia bisogno di almeno 15°C per sviluppare, può resistere a temperature fredde, anche 10 gradi al di sotto dello zero. Il terreno per la semina andrà precedentemente preparato, con un'energica e profonda aratura, zappatura e vangatura. Dovremo cercare di eliminare il più possibile le zolle più dure, rendendo il substrato leggero e sciolto. All'occorrenza potremo aggiungere del terriccio universale o della sabbia. Per arricchire la terra procederemo con una concimazione naturale, a base di letame maturo e di compost biologico. Lasceremo assorbire completamente le sostanze nutrienti prima di collocare i bulbilli.
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Dopo la semina dell'aglio procederemo con annaffiature abbastanza frequenti per far sviluppare la giovanissima piantina, cercando di non far asciugare completamente la terra ma senza esagerare. Visto anche il periodo di semina potrebbero essere sufficienti le normali precipitazioni atmosferiche. Se la stagione è particolarmente piovosa eviteremo di intervenire a supporto e ci limiteremo ad irrigare soltanto quando le piogge si faranno aspettare per almeno una settimana. In fase di crescita l'aglio non ha più bisogno né di concimazioni specifiche né di annaffiature abbondanti. Se la coltivazione è di piccole dimensioni non occorrerà dotarsi di un impianto fisso e potremo operare all'occorrenza, semplicemente col classico annaffiatoio. Il momento migliore della giornata per irrigare è la sera dopo il tramonto o la mattina presto.
L'aglio può essere seminato e coltivato a tutte le latitudini d'Italia, sia nelle zone costiere che in quelle collinari. Tuttavia è una pianta che può stare a proprio agio in un clima fresco e temperato con un buona esposizione ai raggi solari. L'aglio si adatta bene a situazioni anche molto diverse tra loro, purché riceva l'irraggiamento diretto per alcune ore della giornata e possa svilupparsi liberamente in un terreno ben drenato. Le principali avversità dell'aglio, infatti, sono i marciumi. Mentre gli attacchi di parassiti animali e vegetali possono essere combattuti con prodotti specifici, per quanto riguarda le muffe e i marciumi si dovrà verificare la correttezza dell'apporto idrico. Esagerare con le annaffiature può significare rovinare irrimediabilmente il bulbo. L'aglio va raccolto in estate, quando la parte aerea ingiallisce completamente.
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