pianta vera di Capparis spinosa inermis (cappero) v14 da cucina Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,9€ |
Le cultivar di aglio si caratterizzano per provenire dalle selezioni locali, che si differenziano in agli bianchi e dal colore rosa o rosso.
Gli agli di colore bianco si caratterizzano per essere notevolmente rustici, produttivi e con un ottimo aroma e si possono conservare molto facilmente.La cultivar principale è, senza ombra di dubbio, rappresentata dall'aglio piacentino.Al contrario dell'aglio bianco, quello rosso si caratterizza per avere una durata colturale decisamente inferiore di circa 2-3 settimane e per avere un bulbo molto più grande, che non può essere conservato molto bene per via di un basso livello di resistenza nei confronti dell'umidità e, per tale ragione, si adattano al consumo immediato.Le varietà maggiormente impiegate di aglio sono Rosso di Sulmona, Rosa napoletano e Rosso francese. Citronella o Lemongrass (Cymbopogon citratus) [Vaso Ø14cm] Prezzo: in offerta su Amazon a: 10,8€ |
L'aglio è una pianta che ha una particolare predilezione per i luoghi che presentano un clima temperato ed asciutto, mentre presenta una buona tolleranza alle temperature elevate e riesce a sopportare molto bene i freddi invernali, dato che è in grado di resistere fino ad una temperatura che scende sotto lo zero termico.
Le esposizioni più adatte a questa pianta sono rappresentate dagli ambienti soleggiati a sud, visto che l'aglio ha bisogno di una luminosità prolungata per fare in modo di completare la differenziazione dei bulbilli.L'aglio preferisce tutti quei terreni sciolti, con un impasto medio, fertili e con un buon livello di drenaggio, mentre dimostra di non sopportare tutti quei terreni estremamente compatti ed umidi ,dato che si possono frequentemente formare dei pericolosi ristagni idrici.La pianta dell'aglio proviene dall'Asia Centrale e si caratterizza per essere coltivata attualmente in tutto il mondo, Italia compresa e, in modo particolare, all'interno di regioni come la Sicilia, la Campania, l'Emilia-Romagna e il Veneto.La propagazione della pianta di aglio si verifica sfruttando i bulbilli, mentre il periodo di impianto nella parte meridionale dell'Italia è compresa tra i mesi di ottobre e novembre (una durata che può differenziarsi in base alla varietà considerata).
I bulbilli che sono stati raccolti da poco tempo non hanno la capacità né di germogliare né di far fuoriuscire radici, dato che si trovano in un vero e proprio stato di dormienza.Per fare in modo di bloccare tale situazione, è necessario provvedere alla loro conservazione ad una temperatura di 7 gradi centigradi ed ambiente umido, con i bulbilli che devono essere separati dal bulbo.I bulbilli devono essere interrati ad una profondità di circa 3 centimetri, con l'apice rivolto verso l'alto.I bulbilli devono essere sempre piantati nel periodo compreso tra novembre e marzo: nel mese di novembre nel caso in cui ci si trovi in una zona a clima mite, per fare in modo di averlo a disposizione nel corso della stagione primaverile e consumarlo fresco, mentre nel mese di marzo in tutte quelle zone a clima freddo se si ha intenzione di conservarlo.La germinazione si verifica a spese di tutti quei componenti di riserva che si trovano nei bulbilli: ecco spiegato il motivo per cui, maggiori sono le dimensioni del bulbillo, tanto più veloce sarà la germinazione.Un'altra componente davvero fondamentale per la germinazione del bulbillo è la temperatura: le temperature sono comprese tra un minimo di 15 ed un massimo di 20 gradi centigradi e fanno in modo di favorire una germinazione più rapida.Tra i principali pericoli per la pianta d'aglio, troviamo la peronospora e la muffa bianca.
Nel primo caso si tratta di un fungo che compare spesso sulle parti aeree della pianta stessa e si può riconoscere dal fatto che si presenta con tacche allungate che si estendono longitudinalmente ed hanno una particolare colorazione bianco-grigiastra.La muffa bianca, invece, è provocata da un fungo, Sclerotium sp., e va a colpire la pianta sia nelle fasi iniziali della crescita sia in seguito e può attaccare anche i bulbi dopo la raccolta
COMMENTI SULL' ARTICOLO