Tra le diverse varietà di Salvia officinalis abbiamo la S. officinalis albiflora, caratterizzata dai fiori bianchi e dall'ottima qualità come spezia. La S. officinalis purpurascens produce fiori rossi ed è meno indicata per uso culinario ma è migliore come virtù terapeutiche. La specie Salvia sclarea è dotata di foglie cuoriformi, i suoi fiori sono di colore azzurro-bianco e sbocciano all'inizio della stagione estiva. Questa pianta è da sempre utilizzata in profumeria e per aromatizzare vini. La Salvia dorisiana emana un aroma fruttato ed ha fiori color porpora. La Salvia rutilans ha un profumo simile all'ananas ed i fiori rossi. La Salvia greggii emana un dolce odore di pesca e produce fiori di colore rosso carminio più o meno intenso. Le ultime tre specie sono molto apprezzate come piante ornamentali.
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La coltivazione della Salvia officinalis non presenta difficoltà, è rustica, ama il caldo e cresce bene con un'esposizione alla luce solare diretta ed una buona ventilazione. Non tollera il freddo e gli inverni troppo prolungati. Si può coltivare in casa anche se l'ideale è all'esterno ed in piena terra. La Salvia deve essere innaffiata moderatamente, lasciando asciugare accuratamente il terreno prima di ripetere l'operazione. È molto importante evitare i ristagni idrici, fatali per la pianta. Non teme la siccità ma soffre l'umidità ambientale. Il terreno ideale è leggermente calcareo e sabbioso oppure neutro, molto drenante. Sono invece molto dannosi i terreni acidi e pesanti. Si consiglia un concime liquido, ricco di azoto, diluito nell'acqua di irrigazione, ogni 2 settimane, dalla primavera all'estate. In autunno e in inverno occorre sospendere la concimazione.
La Salvia comincia a fiorire in primavera e prosegue per tutta l'estate. I suoi semi maturano ad agosto-settembre. Terminata la fioritura è bene effettuare la potatura, a livello del terreno, per stimolare la ricrescita, nel mese di novembre. La moltiplicazione della pianta si verifica per seme o per talea erbacea. La prima comprende la variabilità genetica e questo non dà la certezza che la nuova pianta sia identica a quella madre. Quindi se si desidera una pianta con le stesse precise caratteristiche, bisogna attuare la riproduzione per talea. La semina si esegue in primavera, in terriccio da tenere sempre umido ed all'ombra, fino alla germinazione. Le talee, di 8-10 cm, si prelevano a marzo-aprile o a giugno-luglio e si inseriscono in terriccio fertile più sabbia, tenuti costantemente umidi. Le piante staranno all'ombra fino all'apparizione dei germogli, indice che la talea ha radicato.
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