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Le piante di iperico hanno la particolarità di perdere la parte aerea nel corso dei mesi più freddi dell'anno.
All'inizio della stagione primaverile si avvia anche la produzione rapida di fusti e foglie.Il consiglio è quello di coltivare l'iperico all'aperto per tutto il corso dell'anno, dato che si tratta di una pianta che denota un'ottima resistenza nei confronti del freddo.Questa pianta ha bisogno di almeno diverse ore al giorno di contatto diretto con i raggi del sole. Capparis spinosa (Cappero) [Vaso Ø14cm] Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,4€ |
Le piante perenni hanno la particolarità di incontrare diversi periodi di riposo vegetativo. Nel corso di questi ultimi mesi, non si dovrà procedere ad annaffiature, che si devono praticare solamente nel momento in cui il terreno si è completamente asciugato, lasciando passare qualche settimana tra un'annaffiatura e quella successiva.
Nel caso in cui il clima si caratterizzi per essere davvero molto caldo, allora si può decidere di annaffiare più frequentemente la pianta di iperico, magari sfruttando 2-3 bicchieri di acqua.L'iperico, per via delle malattie fungine a cui può essere speso soggetto, non deve essere affiancato da un'altra coltura uguale, se non dopo un buon numero di anni.
E' importante inserire una coltivazione di iperico a rotazione con patate, cereali o anche con il prato stabile.La coltura di iperico si caratterizza per durare più di due anni solo in pochi casi.Si consiglia di effettuare un'aratura nel corso della stagione autunnale, ma anche un'erpicatura e, nel caso in cui si propenda per la semina diretta, anche una rullatura.
Nel caso in cui si effettui anche quest'ultima operazione, allora il terreno dovrà subire una fine lavorazione, proprio per via delle dimensioni ridotte dei semi di iperico.La moltiplicazione dell'iperico avviene per divisione dei cespi, per talea semilegnosa, ma si può ancora portare a termine asportando dalla pianta madre le nuove piante che crescono alla fine dei vistosi stoloni.C'è la possibilità di sfruttare ben due tipologie di impianto, ovvero per semina diretta al termine della stagione estiva o all'inizio di quella autunnale, oppure per trapianto
Nel caso in cui si decida per la semina diretta, allora è meglio usare, in via prudenziale, almeno 3kg/ha di semente.La semina diretta dovrà essere eseguita solamente con terreni che si presentano in condizioni perfette dal punto di vista della tessitura e della giacitura.Per fare in modo di ricavare degli ottimi risultati, è fondamentale che il seme abbia un grado di germinabilità maggiore o uguale al 70%.La semina dovrà essere eseguita con con seminatrici che si adattano a tale obiettivo, cercando di depositare e non di interrare il seme sul terreno che è stato precedentemente ben preparato, dato che il seme di iperico germina solamente con la presenza dei raggi solari. Altrimenti si può ricoprire leggermente il seme con la terra e compattare il terreno con una rullatura.La semina tardo-estiva o autunnale (nel periodo compreso tra settembre e novembre), consente una stratificazione naturale del seme, nel corso del quale l'umidità e le basse temperature invernali riescono a sbloccarne la dormienza.L'essiccamento dell'iperico, nella maggior parte dei casi, va eseguito in essiccatoio (a 40-60 gradi) per un periodo di almeno ventiquattro ore e fino a quando non raggiunge almeno l'8% di umidità.La droga, una volta che si è provveduto ad immagazzinarla, dovrà essere mantenuta riparata dall'umidità e dalla luce.Nella maggior parte dei casi, si consiglia di effettuare in estate un trattamento preventivo con insetticida ad ampio raggio e con un fungicida sistemico, in maniera tale da poter prevenire l'attacco che viene svolto da afidi e per contrastare lo sviluppo di malattie fungine, che spesso riescono a sfruttare il clima fresco ed umido.
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