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Tanto per cominciare, prima ancora di riflettere su come struttare lo spazio, bisogna decidere cosa coltivare sul balcone. Sebbene possa essere invitante l'idea di autoprodurre tutta la frutta e la verdura di cui abbiamo bisogno, è necessario anche tenere conto di alcuni limiti obiettivi. Innanzitutto, alcune piante richiedono una porzione di terreno così ampia e profonda che occuperebbero troppo spazio, sottraendolo ad eventuali altre coltivazioni. Parliamo ad esempio del rabarbaro. Inoltre, se si è alle prime armi conviene cominciare con qualcosa di semplice, per esempio con le piante aromatiche. Il basilico, la menta, il timo sono a prova di principiante, mentre i fagiolini richiedono una maggiore esperienza. Il consiglio è dunque di partire dalle cose semplici e piccole, e mano a mano allargare il proprio orto con gli anni e l'esperienza.
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Forse non tutti sanno che basilico e pomodoro non si sposano solo sulla pasta, ma anche nel balcone. In che senso? Nel senso che si aiutano l'un l'altro a crescere rigogliosi e sani semplicemente condividendo lo stesso vaso. Altro dettaglio interessante delle piante di pomodoro è che tengono alla larga le zanzare in modo naturale. Attenzione invece alla menta, nemica giurata di qualsiasi altra pianta. La menta dà grandi gioie a chi la coltiva, essendo fondamentalmente molto autonoma: se non innaffiata non muore, se trascurata resiste, e ogni anno rispunta. Ma questa resilienza della menta rischia di andare a discapito delle piante con cui condivide la terra, alle quali ruba poco a poco spazio fino a soffocarle completamente. Ebbene sì: la menta è una pianta infestante, ed è quindi meglio racchiudere le sue odorose chiome in un vaso a sè stante.
La coltivazione in vaso ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Se, da un lato, resiste meglio alle intemperie, dall'altro richiede maggiore dedizione perché l'acqua non arriva spontaneamente alle piante e i vasi sono ambienti chiusi dove non c'è ricambio di nutrienti. Da qui le tre R della coltivazione in vaso: Rabbocco dei nutrienti, Regolazione dell'umidità, Rinvaso. Partiamo dal fondo, con il rinvaso. La questione è semplice: crescendo, le piante richiedono più spazio, perciò vanno rinvasate. Per ogni varietà esistono tempistiche precise, ed è bene dunque informarsi. Regolazione dell'umidità: in questo caso si parla semplicemente dell'innaffiatura, che deve essere diversa per piante diverse. Infine il rabbocco dei nutrienti: a differenza di un ambiente aperto, in vaso i nutrienti si consumano e la cosa migliore è rabboccarli con un concime, possibilmente naturale e organico.
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