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Tra le piante da siepi sempreverdi ce ne sono alcune più usate rispetto ad altre: è il caso dell’aucuba, una pianta che ha un fogliame elegante e variegato e che produce anche delle decorative bacche rosse nella stagione invernale; per avere una siepe in stile orientale si può optare per il bambù, anche se bisogna considerare che va potato regolarmente perché tende a espandersi molto, anche a livello di radici. Altrimenti c’è il berberis, che esiste in tante varietà con foglie dalla forma e dal colore diverso, è una siepe spinosa e molto fitta; il bosso è molto usato ma cresce lentamente, dunque bisogna porre a dimora piante già adulte. In alternativa c’è il laurus, che è una pianta aromatica dal fogliame brillante, però spesso viene attaccata da cocciniglia dunque bisogna fare attenzione e controllarla spesso.
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Tra le tante altre specie di piante da siepi sempreverdi, alcune sono decisamente più decorative di altre per alcune loro caratteristiche: quelle che producono bacche, ad esempio, sono molto gettonate perché così si dà anche un tocco di colore alla propria recinzione. Tra queste specie vanno citate il cotoneaster, che produce bacche rosse, la pyracantha, un genere spinoso che ha bacche addirittura di tre colori diversi, gialle, arancio e rosse; l’evonimo, che ha foglie variegate e piccole bacche rosse; la pianta nandina, che oltre alle bacche produce dei graziosi fiori bianchi e le foglie diventano rosse in inverno. Se si vuole una siepe più appariscente e vivace allora bisogna optare per le piante sempreverdi che producono anche fiori: la mahonia in primavera produce dei fiori dorati dal delicato profumo; l’osmanthus fiorisce in autunno ed esiste in tante varietà; la pieris e la photinia hanno fiori rossi sgargianti; e infine c’è il pitosporo che d’estate regala fiori profumatissimi e di diverse tonalità di colore.
Le piante da siepi sempreverdi vanno messe a dimora tutte insieme, non prima di aver preparato bene il terreno, arricchendolo con humus e con sabbia che favorisca il drenaggio. Prima di piantarle bisogna delineare un solco dritto lungo il perimetro della futura siepe, per far sì che le piante vengano messe nel posto giusto, seguendo una linea retta. Se stiamo piantando specie che poi diventano molto folte, allora tra un esemplare e l’altro bisogna lasciare circa 60 centimetri di spazio. Dopo qualche tempo bisogna iniziare con le potature: le prime, in genere, servono per modellare la nostra siepe, per darle la forma che più ci piace. In seguito vanno rimossi i rami danneggiati e bisogna operare delle potature di contenimento, per interrompere lo sviluppo libero della pianta e fare in modo che la siepe rimanga costante nella sua forma e nella sua dimensione. Per i primi tre anni, una volta all’anno è bene potare le piante di un terzo della loro altezza, così da ottenere un ricambio di fogliame e un rinfoltimento rapido di tutti i fusti.
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