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Per ottenere un fitto manto erboso o per delimitare le bordure fiorite, coltivare la Convallaria nana è la soluzione ideale, alla luce del fatto che resiste bene sotto a grandi alberi e laddove altre specie di graminacee o piante ornamentali non riuscirebbero a crescere. Tuttavia è necessario considerare un aspetto importante di queste piante. Le Convallaria nana non sono calpestabili, dunque nel caso di grandi tappezzature, è possibile camminare sopra le piantumazioni, ma non è opportuno calpestare con forza o predisporre il manto erboso nelle aree adibite a sosta e al gioco. Se il punto a favore della Convallaria nana sta nella comodità del non doverla tosare, vi è a sfavore che il suo bellissimo fogliame se tagliato o rovinato, non guarisce e oltre ad essere brutto da vedere, le nuove foglie impiegano molto tempo per ricrescere.
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Per consentire alla Convallaria nana una crescita fitta e rigogliosa, è indispensabile preparare il terreno idoneo prima della messa a dimora dei cespi delle piccole piante. È quindi necessario concimare le Convallaria nana già da subito, predisponendo una miscela di terriccio ricco di sostanze organiche e sabbia, per fertilizzare ed al tempo stesso alleggerire il terreno. Per tappezzare un'area e ottenere una copertura verde che crescendo diventi uniforme, è necessario interrare ogni pianta a 15/20 centimetri l'una dall'altra. Successivamente queste piante graziose devono essere lasciate crescere liberamente, in modo che i cespi dei rizomi si allarghino fino a raggiungere quelli vicini. Una volta ottenuta l'uniformità desiderata, dopo che le piante avranno emesso i fiori e le piccole bacche, è consigliabile sfoltirle, rimuovendo ed eventualmente ripiantando le porzioni.
La Convallaria nana è una pianta molto resistente che non necessita di particolari cure, anche se possono verificarsi patologie comunque poco dannose, legate a errori di coltivazione. Dalla messa a dimora, una volta che le piante si sono allargate, possono verificarsi casi di ingiallimento delle foglie, chiaro sintomo di mancanza di ossigeno, causato dall'avere interrato in modo troppo ravvicinato i rizomi o da un insufficiente sfoltimento dei cespi. Per evitare queste patologie della Convallaria nana è consigliabile intervenire diradando le piante. Alcune malattie della Convallaria nana sono legate a sofferenze da marciume radicale, procurato da irrigazione a pioggia e da ristagno, magari a causa di terreni poco permeabili e non drenanti. Il rimedio è rimuovere le piante e aggiungere sabbia al terreno, dopo una buona sarchiatura o eventualmente irrorarle con gli appositi prodotti antifungini.
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