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Un altro esemplare di pianta grassa molto amata dai collezionisti è la Gymnocalycium piltziorum, una specie appartenente alla famiglia delle Cactacee. Originaria del Sud America, è una succulenta rara ma più diffusa rispetto l'Escobaria. Nasce e si sviluppa in luoghi caratterizzati da inverni aridi e asciutti ed estati secche, per cui è necessario ricreare un habitat simile a quello di provenienza per assicurarne la crescita e la successiva sopravvivenza. È una pianta nota per la lentezza del proprio sviluppo, infatti di solito non se ne trovano esemplari più grandi di 5 centimetri. Presenta un fusto circolare e colonnare, ed è caratterizzata dalla presenza di spine di dimensioni irregolari ma non particolarmente pungenti. La Gymnocalycium è molto amata dagli appassionati delle succulente grazie alla statuaria bellezza dei fiori che sbocciano in primavera, con cromie che variano dal rosa al giallo, e privi di spine o peluria, da cui il nome che significa letteralmente "a calice nudo".
Anche la succulenta Ariocarpus kotschoubeyanus appartiene alla famiglia delle Cactacee ed è una pianta grassa originaria delle terre del Messico. È una pianta protetta legalmente in quanto a rischio estinzione, non per questo difficile da reperire: le popolazioni che ne condividono i natali la utilizzano a scopi medici ed è spesso distrutta per far fronte alle esigenze di urbanizzazione. Nasce e si sviluppa su terreni pianeggianti e argillosi, e il clima ideale per la coltivazione è secco e arido; durante il periodo di letargo naturale si ritira fino a quasi scomparire sotto il terriccio. Presenta un fusto tuberoso lungo al massimo 3 centimetri e largo tra i 2 ed i 7 centimetri. Anche questa pianta grassa è molto apprezzata per la bellezza e la peculiarità dei propri fiori, color bianco lucido o magenta, e per la stranezza della propria forma.
Anche le piante grasse rare sono soggette a patologie. È possibile riconoscerne i sintomi e combattere le relative malattie. Il marciume radicale è una malattia che si verifica frequentemente laddove si somministra alla pianta quantità eccessive di acqua e si palesa tramite l'ingiallimento di alcune parti del vegetale. Qualora la succulenta dovesse cambiare l'aspetto del fusto, e in particolare quando questo si schiarisce diventando spigato significa che la pianta soffre di mancanza di illuminazione. In questo caso la pianta potrebbe manifestare problemi di rachitismo, curabile mediante l'esposizione corretta alla luce del sole. Se la pianta presenta macchie scure sulle foglie o sui fiori, si è in presenza di una malattia fungina, curabile mediante l'applicazione di insetticidi e fungicidi sistemici che causano la morte degli insetti che hanno attaccato la pianta. Qualora invece la pianta dovesse presentare delle spaccature nelle foglie o nel fusto si tratta di problemi relativi alle temperature troppo basse di esposizione.
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