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Come già affermato in precedenza, un fattore importante per curare le piante grasse è l’annaffiatura. A differenza degli altri vegetali, le succulente sono in grado di immagazzinare l’acqua delle piogge e delle annaffiature, per poi rilasciarle quando esse stesse ne hanno bisogno. Se non si prendono alcuni piccoli accorgimenti, con il passare del tempo la pianta annegherà nell’acqua, con conseguente marciume radicale e morte dell’esemplare stesso. È bene sapere che la quantità delle annaffiature varia da: tipo di pianta, zona climatica, materiale del vaso, livello di drenaggio del terriccio, esposizione alla luce, temperatura e stagione. In linea di massima, durante la stagione invernale le annaffiature devono essere sospese, per il semplice fatto che la succulenta è in riposo vegetativo e quindi non ha bisogno d’acqua. Durante la stagione primaverile e autunnale occorre irrigare le piante una molta al mese massimo. In estate invece, le annaffiature devono essere più regolari, facendo attenzione a praticarle o di prima mattina o la sera, evitando di far filtrare l’acqua in un terriccio ancora caldo.
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Curare le piante grasse significa anche offrirle il giusto apporto di sali minerali, indispensabili per uno sviluppo vigoroso e fiorente. Presso negozi specializzati si possono trovare innumerevoli fertilizzanti per piante grasse, è conveniente prediligere quelli liquidi da miscelare all’acqua delle irrigazioni e ricchi di potassio, fosforo ma poveri di azoto. Per quanto riguarda il periodo di fertilizzazione, essa deve essere totalmente sospesa durante la stagione estiva in quanto è in pieno sviluppo vegetativo, e nella stagione invernale in quanto si trova in una fase di riposo. Il rinvaso invece non è una pratica obbligatoria, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari adulti. Solitamente si rinvasa durante i primi anni di vita della succulenta, quando cioè si trova nel periodo di formazione. Per quanto riguarda i vasi, essi non devono essere troppo grandi, possono essere in plastica o in terracotta (è più preferibile acquistare questi). Il terriccio deve essere miscelato a materiale drenante. Come ultima cosa è conveniente recidere le radici danneggiate, spezzate o infette.
Essere in grado di curare le piante grasse è sinonimo di potatura e prevenzione degli attacchi di parassiti e la manifestazione di malattie molto dannose per questi esemplari. La potatura non è una pratica indispensabile se non per eliminare alcune parti della pianta attaccati da parassiti, secche o semplicemente per la riproduzione di nuovi esemplari. Nonostante ciò, è bene ricordare di utilizzare degli strumenti ben disinfettati e affilati, essere competenti, utilizzare prodotti per una cicatrizzazione veloce e, cosa molto importante è l’igiene. Nel caso delle piante grasse, l’insorgenza di malattie è causata dall’errata messa in pratica delle tecniche colturali. Il marciume radicale è causato da annaffiature eccessive. Occorre fare molta attenzione ad attacchi ad opera di cocciniglie, ragnetti rossi, lumache e bruchi. Solitamente si debellano mediante l’uso di anticrittogamici, insetticidi e antiparassitari.
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