Uccello del paradiso

Descrizione e specie della pianta uccello del paradiso

La pianta, il cui nome scientifico è strelitzia, può avere, a seconda della specie, la forma di cespuglio, il quale può anche raggiungere al massimo più di un metro di altezza, o di albero. La strelitzia reginae ha le foglie ellittiche che hanno un bel colore argentato: raggiungono circa 30 o 40 centimetri di lunghezza. Il fiore della pianta ha dei sepali di color giallo arancio che sono divisi dai petali blu che sono uniti.La specie strelitzia alba ha invece il portamento di albero e mostra infiorescenze bianche che hanno poche brattee. Infine la specie strelizia nicolai, anch’essa, come le altre, originaria del Sudafrica, ha portamento eretto e ha fusti legnosi i quali si ramificano a partire dal terreno. La pianta può raggiungere anche 7 metri di altezza e ha foglie ovate, grandi, di un bel colore acceso di verde. Il suo fiore può avere un colore azzurro, bianco oppure lilla, caratterizzato da delle brattee lunghe di un bel colore scuro rosso.Il suo frutto è una capsula con tre loculi nei quali si formano i suoi semi neri e tondeggianti, con l’arillo, cioè la parte esterna, di colore arancione e piuttosto piumoso. Sono molto longeve, anche oltre i 100 anni.
La strelitzia reginae

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Le tecniche per la coltura della pianta uccello del paradiso

Le foglie della strelitzia reginaeLe tecniche per coltivare bene questa pianta che è una meraviglia della natura, al contrario di quanto si possa pensare, sono piuttosto semplici. La strelitzia, anche se ha un aspetto imponente è, sorprendentemente, facile da coltivare in quanto resiste bene anche con condizioni ambientali che non per lei ottimali. La temperatura di coltivazione va dai 13°C ai 21 °C, ma non deve stare mai al di sotto dei 5°C. Si può coltivare all'aperto se si è in zone con un clima molto mite in cui la temperatura non scende mai al di sotto dei 5°C. Durante l’inverno la pianta va posta in luoghi riparati. La luce invece è vitale per la pianta della Strelitzia. Deve essere posta dove la luce sia molto intensa e si può posizionare anche al sole ma non durante le ore più calde, ossia quelle centrali dei giorni estivi. Inoltre la pianta ama l'aria ed è importante che venga posta in ambienti che siano aerato spesso senza però che ci siano correnti d'aria, specie quelle fredde.La Strelitzia ha il suo riposo vegetativo verso giugno/luglio. Per tenerla con cura è importante tenere pulite sempre le foglie mediante un panno umido e morbido non usando mai degli appositi lucidanti fogliari.

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Il terreno adatto e il rinvaso della strelitzia

La strelitzia nicolaiLa pianta della Strelitzia si deve rinvasare ogni anno in primavera, almeno fino a quando non abbia raggiunto cinque anni di età. Per piantarla si deve usare un vaso che abbia dimensioni di poco più grandi di quello precedente finché non si raggiunge una dimensione di circa 30 centimetri come di diametro. Dopo cinque anni, cioè quando si può considerare una pianta matura che ha cominciato a fiorire, non deve più essere rinvasata e neanche disturbata in nessun modo altrimenti si rischia di sospendere la fioritura. In primavera si possono asportare alcuni centimetri del terriccio, circa 2 o 3 e si possono sostituire con terriccio nuovo, ma solo quando la strelitzia non è nella fase di fioritura.Per rinvasarla e sostituire il terriccio bisogna usare un terriccio fertile, che abbia letame maturo. A questo si aggiunge della sabbia grossolana allo scopo di facilitare il drenaggio di acqua quando si irriga. Poiché le piante uccello del paradiso non sopportano il ristagno idrico, bisogna porre nel vaso, sul fondo, piccoli pezzi di coccio i quali favoriscono il fluire dell’acqua in eccesso. È sempre consigliabile usare vasi in terracotta per far in modo che la terra respiri.


Uccello del paradiso: Concimazione e potatura della strelitzia

Le grandi foglie della strelitzia nicolaiLa pianta uccello del paradiso ha bisogno di essere concimata da ottobre a maggio, ogni mese, usando concime liquido somministrato con l'acqua con cui si irriga. Quando la strelitzia è giovane e non ha fiorito ancora, ha bisogno di maggiore nutrizione con potassio e azoto e, in minore quantità, anche fosforo. Quando invece la pianta ha più di cinque anni, il potassio si somministrare in quantità doppia dell'azoto, mentre il fosforo in quantità minima. Non bisogna trascurare il manganese che favorisce la formazione di clorofilla, il rame che agisce sulla respirazione e il boro che consente che gli apici vegetativi si sviluppino. Sono elementi importanti, sia pure in quantità minima, se si desidera una crescita equilibrata e corretta della strelitzia.In genere la pianta della strelitzia non va potata. Si eliminano soltanto le foglie che disseccano allo scopo di evitare che siano veicolo di eventuali malattie parassitarie. Bisogna assicurarsi che l'attrezzo con cui si tagliano sia ben pulito e anche disinfettato, meglio se alla fiamma, al fine di evitare che i tessuti si infettino.



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