Tagete

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Come annaffiare il tagete

Il tagete è una pianta annuale perlopiù di piccole dimensioni (con la sola eccezione di un massimo di 1 metro di altezza della varietà erecta) molto diffusa su balconi e terrazzi, così come in aiuole e giardini, grazie ai suoi fiori dagli allegri colori solari, giallo, arancione, rosso, ai quali si aggiunge il merito di essere facile da coltivare, adatto anche ai principianti. Originario dell'America centrale, il tagete, che appartiene alla famiglia delle Compositae, oggigiorno è disponibile in molteplici varietà, alcune con fiori monocromi e altre, ugualmente affascinanti, che presentano invece petali screziati. Il periodo della fioritura inizia nel cuore dell'estate, a luglio, e si protrae fino all'autunno. Relativamente alle annaffiature del tagete, occorre considerare la sua caratteristica di tollerare poco sia la prolungata siccità che gli eccessi idrici, quindi deve essere bagnato in modo regolare e frequente ma non abbondante, e avendo cura di far asciugare il terreno fra un'irrigazione e la seguente. Come per ogni altra pianta, vale la regola che gli esemplari più dipendenti dalle annaffiature sono ovviamente quelli coltivati in vaso.
Pianta tagete

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Come coltivare

Coppia tagete arancioni Da noi il tagete viene coltivato come pianta annuale, acquistando le piantine già cresciute oppure seminando a febbraio-marzo. In quest'ultimo caso le regole da seguire sono di non seminare in profondità bensì appena sotto la superficie, e di tenere le future piantine a 18-20 gradi. Una volta che sono sbocciate e hanno radicato, occorre ripicchettare i tagete, che a maggio potrà poi essere sistemato in via definitiva in vaso. Quanto al terriccio, questa annuale non dimostra particolari esigenze, per cui si può tranquillamente utilizzare il tipo universale per piante da fiori. Un'accortezza da adottare nella coltivazione del tagete è quella di eliminare con regolarità le corolle sfiorite. Questo gli consentirà di proseguire al meglio nell'emissione di una fioritura costante, e ovviamente ne guadagnerà anche l'estetica.

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Come concimare

Tagete fiore La concimazione del tagete deve essere effettuata a cadenza regolare per tutto il periodo della fioritura, in particolare se la pianta viene coltivata in vaso. I concimi idonei sono quelli specifici per piante fiorite, con una maggior percentuale di potassio, ad esempio 5:5:7 (ossia azoto-fosforo-potassio). Nel caso si scelga un fertilizzante liquido si può concimare ogni 2 settimane, diluendo nell'acqua del'irrigazione la dose di prodotto (che varia da concime a concime, seguire le indicazioni in etichetta); se invece si preferisce utilizzare un fertilizzante granulare a lenta cessione la somministrazione sarà mensile. Se la pianta viene coltivata in terra la necessità di supplementi di nutrienti diminuisce, quindi può bastare concimare il tagete ogni 3 settimane quando si usano fertilizzanti liquidi e ogni 40-45 giorni se si utilizzano invece concimi granulari.


Tagete: Esposizione ideale, malattie e rimedi

Garofano d'india Il tagete è una pianta che gradisce un'esposizione in pieno sole; si può adattare anche alla mezz'ombra, ma in tal caso la fioritura sarà meno cospicua. Inoltre gradisce il caldo e resiste male alle basse temperature, per cui va portato all'aperto soltanto in primavera inoltrata. Il suo nemico principale sono gli afidi, che possono essere debellati usando un insetticida spray o meglio ancora il piretro (da spruzzare nelle ore serali). Talvolta, specie quando cresce in giardino, il tagete può essere attaccato da chiocciole e lumache, che se non contrastate in breve tempo fanno tabula rasa. Per identificarle occorre ispezionare le piante dopo il tramonto oppure alle prime luci dell'alba, quando sono all'opera, perché con l'arrivo del giorno tendono a nascondersi. Per eliminarle è necessario utilizzare un prodotto specifico, ossia un lumachicida.


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