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Il tagete va posizionato in un luogo luminoso e areato, ma non alla luce diretta del sole. In caso di scarsa luminosità la pianta non avrà uno sviluppo ottimale e i fiori avranno colori meno brillanti. Predilige il clima mite e non sopporta il freddo, quindi si consiglia di evitare di esporlo ad una temperatura inferiore ai 10°C; tollera le temperature elevate.
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Il tagete non richiede un terreno particolare. Il substrato deve essere leggero e costituito da terra, torba e poca sabbia; questa pianta teme il ristagno d’acqua, quindi è importante che il terreno sia ben drenato.
La messa a dimora del tagete va eseguita alla fine del mese di maggio. Si estrae la pianta dal suo vaso, facendo attenzione a non danneggiare le radici e eliminando la terra in eccesso; si scava una buca profonda circa il doppio della lunghezza delle radici, e vi si sistema delicatamente la pianta; si ricopre la buca con la terra, si comprime e infine si annaffia. Il rinvaso va fatto in primavera, quando il vaso è diventato troppo piccolo per contenere la pianta; si consiglia di trapiantare il tagete in un vaso solo leggermente più piccolo del precedente, in modo che le radici abbiano lo spazio giusto per svilupparsi; sono da preferire i vasi di terracotta che lasciano respirare la pianta.
In estate le annaffiature devono essere regolari e moderate; si consiglia di annaffiare con acqua a temperatura ambiente e di lasciare la terra leggermente umida tra un’irrigazione ed un’altra. Vanno evitati i ristagni d’acqua. In inverno le annaffiature vanno diminuite.
I tageti vanno concimati durante il periodo della fioritura, con un fertilizzante per piante da fiori, che va diluito nell’acqua delle annaffiature. Il trattamento va ripetuto ogni due settimane. Per avere una crescita ottimale, si consiglia di usare un concime per piante da fiori che contenga azoto, fosforo e potassio.
La riproduzione del tagete avviene per seme, in marzo. I semi vanno posti in un contenitore con terra e sabbia, vanno coperti con un telo di plastica e sistemati in un luogo riparato e con poca luce, ad una temperatura di circa 18°C; entro qualche settimana i semi germoglieranno, a questo punto si potrà togliere la plastica e aumentare gradualmente la luce; quando le piantine saranno diventate abbastanza robuste potranno essere trasferite in vasi singoli e a fine maggio si potranno mettere a dimora.
Il tagete non ha bisogno di un’eccessiva potatura; basta eliminare le parti secche e le foglie e i fiori danneggiati. Nell’eseguire queste operazioni si consiglia di utilizzare delle forbici o dei coltelli affilati e soprattutto puliti, in questo modo si eviteranno danni alla pianta e l‘insorgere di infezioni.
Il tagete fiorisce da giugno fino a settembre, ma ci sono alcune specie che mantengono i fiori fino a novembre. I fiori sono capolini semplici o doppi che ricordano nella forma le margherite e i garofani; possono essere di vari colori, gialli, arancio, rossi. La fioritura è abbondante e i fiori sono utilizzati anche recisi.
Il tagete è abbastanza resistente a malattie e parassiti; teme, però, gli afidi che attaccano la pianta, danneggiando foglie e fiori; in questo caso bisogna lavare la pianta con una spugna, per eliminare manualmente il parassita, oppure, in caso di massiccia infestazione, utilizzare un antiparassitario specifico. In caso di ristagno idrico potrebbero svilupparsi delle malattie fungine, che vanno prevenute evitando l’eccesso di umidità e combattute con un fungicida.
Quando si acquistano i tageti è opportuno osservare attentamente la pianta; bisogna verificare che non presentino malattie e parassiti e parti secche o danneggiate, e che siano stati sufficientemente annaffiati. Sono da preferire le piante rigogliose, con fiori numerosi e dai colori brillanti.
Il genere Tagetes comprende circa 50 specie, tra queste abbiamo: Tagetes erecta, che ha un’altezza di 30-90 cm, foglie verde scuro e fiori di colore giallo limone; Tagetes lucida, che ha foglie dentate e fiori arancio o giallo oro; Tagetes patula, che ha un’altezza di 30-40 cm, foglie verde scuro e fiori giallo-rossi.
Le foglie del tagete hanno un odore molto penetrante e pungente; per questo motivo questa pianta è nota anche con il nome comune di puzzola. Grazie al suo odore particolare il tagete può essere utilizzato per allontanare i nematodi dai terreni infestati.
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