Pianta cotoneaster

L'irrigazione

Il magnifico Cotoneaster proviene dal vecchio continente, oltre che da quelli africano e sopratutto asiatico, e fa parte del fitto raggruppamento tassonomico delle Rosacee. Esistono molte varietà di questa incantevole pianta, ma il suo precipuo impiego in tutti i casi è quello dell'abbellimento di giardini e parchi, a cagione della tipica infiorescenza, dalle tinte candide e rosacee, e dei variopinti frutti, con colori che spaziano dal rosso sino al nero. In tema di irrigazione, non presenta grandi problemi o peculiarità, dovendo essere costantemente e generosamente bagnato soltanto nel corso delle stagioni primaverile ed estiva. Negli altri periodi dell'anno, viceversa, l'annaffiamento sarà congruamente moderato e limitato ai casi di terreno asciutto o completamente disseccato, badando di evitare la formazione di stagnazioni d'acqua. 
Cotoneaster

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La cura

Cotoneaster parco Per quanto alcune varietà dell'arbustivo possano essere facilmente sistemate e curate in appositi recipienti, la posizione ideale del Cotoneaster risulterà senza dubbio quella all'aria aperta, a ricoprire ogni angolo del giardino ed a formare stupende pareti verdeggianti. Dovrà essere, in ogni caso, predisposto un terreno arricchito di sostanze organiche e drenato in maniera efficace, attraverso l'impiego di materiali torbacei e sabbiosi appositamente amalgamati tra loro. La pianta andrà sottoposta a sporadiche opere di potatura, al fine di modellare eventualmente le forme e per scorciare le ramificazioni, eliminando le parti avvizzite. Se ricoverata in recipiente, potranno compiersi periodiche operazioni di rinvaso, laddove si verifichi il riempimento del contenitore da parte delle radici.

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La fertilizzazione

Bacche Cotognastro La splendida pianta da abbellimento dovrà essere adeguatamente concimata, se si vorranno assicurare tutti i nutrienti necessari alla crescita. La fertilizzazione andrà concentrata nel periodo vegetativo, a grandi linee tra marzo e fine settembre, mentre verrà moderata o preferibilmente sospesa nella stagione fredda. Potranno essere utilizzati sia fertilizzanti a natura solida, contraddistinti dalla graduale e progressiva cessione, oppure a natura liquida, disciolti opportunamente nell'acqua di irrorazione. Dovrà trattarsi di fertilizzante specifico per piante fiorite, con prevalente presenza di componenti azotate e fosforiche e con corredo di giusti microelementi. Sarà consigliabile per questo arbusto l'impiego specifico di fertilizzanti di natura organica, graditi per la loro capacità di mantenere vitale il substrato.


Pianta cotoneaster: Esposizione e malattie

Pianta cotognastro Indifferentemente posto in piena terra oppure sistemato in contenitore, l'arbusto gradirà un habitat notevolmente illuminato, con esposizione anche diretta ai raggi solari. Ciò nonostante, sarà in grado di crescere e svilupparsi altresì in luoghi parzialmente ombrosi, con condizioni climatiche finanche rigide. Robusto e resiliente, difatti, resisterà anche a temperature al di sotto dello 0 C°, a condizione però di rimanere escluso da fredde correnti e gelidi flussi d'aria, potenzialmente in grado di minare la sua salute. La pianta da ornamento, infine, potrà essere insidiata da specifici ed aggressivi batteri, che possono portare al celere esaurimento dell'arbusto, nonché da insetti e parassiti, come la cocciniglia e l'afide, da rimuovere tempestivamente con prodotti naturali o insetticidi, nei casi più gravi. 


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