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A volte gli amanti del giardinaggio si dividono in due categorie: quelli che si dimenticano di annaffiare e quelli che annaffiano troppo. Per i primi è consigliabile coltivare piante grasse, mentre per i secondi la pianta di papiro è sicuramente fra le più indicate. Il papiro infatti è una pianta acquatica o che comunque ama molto l’acqua e l’umidità. E’ quindi fondamentale controllare che non rimanga mai asciutto, sia che sia coltivato in interno che in esterno. Se decidete di coltivare la vostra pianta di papiro in giardino, l’ideale sarebbe di creare un laghetto artificiale in cui piantarla direttamente: crescerà più rigogliosa e inoltre la resa estetica sarà assicurata. Il papiro vive bene anche in appartamento ma a condizione che la terra sia sempre bagnata e il modo migliore è tenere il vaso in un portavasi di giusta ampiezza riempito d'acqua, in modo che la pianta rimanga costantemente inzuppata: questo garantirà la giusta umidità, soprattutto in estate o in inverno quando il calore dei termosifoni potrebbe asciugare troppo l'ambiente.
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Il papiro non richiede cure particolari ma necessita di un’attenzione costante: l’acqua è la prima cosa perché, essendo una pianta acquatica, le radici devono mantenersi costantemente bagnate. Se tenete il papiro in giardino e non vivete in una zona temperata, fate attenzione: teme il freddo e se la temperatura scende a -5° c’è il rischio che la vostra pianta di papiro non sopravviva. In casa occorre invece fare attenzione al periodo in cui il riscaldamento è acceso: i termosifoni seccano l’aria e il papiro ha invece bisogno di umidità, quindi occorrerà non solo annaffiarlo spesso o meglio ancora immergerlo in un portavasi colmo d’acqua, ma anche nebulizzarlo con regolarità. Ricordate poi di tagliare sempre gli steli e le foglie ingiallite o secche e di rinvasarlo ogni due anni utilizzando un terreno sabbioso. Si riproduce facilmente per talea: scegliete uno stelo verde e rigoglioso, tagliatelo a pochi centimetri dal ciuffo, poi prendete un bicchiere colmo d’acqua e immergete lo stelo a testa in giù: in meno di un mese compariranno le radici e potrete piantare la vostra nuova pianta in piena terra.
Se durante il periodo estivo avete tenuto la vostra pianta di papiro in terrazzo o in giardino e vivete in una zona in cui l’inverno è piuttosto rigido, allora dovete ospitarlo in casa all’arrivo dei primi freddi: il cambiamento da dentro a fuori potrebbe fare ingiallire un po’ le foglie. L’ingiallimento può essere dovuto ad una mancanza d’acqua, ad una temperatura troppo bassa o ad una mancanza di luce. In ogni caso è meglio allora aumentare la quantità d’acqua, assicurarsi che ci sia una temperatura di almeno 16° e spostarlo in una zona luminosa. In casa, i luoghi ideali in cui tenere una pianta di papiro sono la cucina e il bagno perché solitamente sono le stanze con maggior tasso di umidità. Una malattia comune nel papiro è l’infestazione da afidi o da cocciniglie: in questo caso occorre vaporizzare le foglie con l’olio bianco o inserire nel vaso delle compresse d'insetticida facilmente reperibili in commercio.
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