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Tutte le piante, come pure quelle acquatiche, per vivere hanno bisogno di poter compiere la fotosintesi clorofilliana, affinché si possa realizzare le piante hanno bisogno di luce più o meno abbondante.
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Essendo una pianta acquatica, la bacopa necessita di un terreno pesante, umido, sabbioso e drenato, possibilmente ricco di sostanza organica.
La messa a dimora della bacopa si effettua quanto i fusti sono lunghi circa dieci-quindici centimetri; questa pianta ama essere completamente sommersa oppure posizionata sulle rive di specchi d’acqua, al contrario non amano acque basse soggette ad un riscaldamento rapido durante le stagioni calde. Come detto, può anche essere coltivata come una normale pianta terricola, in questo modo produce delicati e decorativi fiorellini.
Come detto in precedenza, la bacopa è una pianta acquatica, quindi può vivere sommersa direttamente in acqua, oppure, se coltivata come una semplice varietà terricola necessita di un terreno sempre umido, dovremo quindi apportarle acqua in modo frequente circa ogni settimana, facendo attenzione però a non renderlo fradicio; in caso di coltivazione in contenitore invece del classico laghetto oppure altro specchio d’acqua, l’acqua andrà cambiata ogni venti giorni circa.
Nei periodi più caldi dell'anno le annaffiature dovranno essere quasi giornaliere, soprattutto se la pianta riceve la luce solare diretta per alcune ore al giorno.La concimazione della bacopa non è necessaria; se vogliamo possiamo aggiungere all’acqua un concime specifico per questo tipo di piante durante il periodo vegetativo circa ogni venti giorni. La moltiplicazione della bacopa avviene per seme oppure per talea. Per quanto riguarda i semi, all’inizio della stagione primaverile, andranno messi in semenzaio, le nuove piantine andranno trapiantate nel momento in cui abbiamo raggiungo circa quindici centimetri di altezza. In caso di talea, si taglia il fusto della bacopa e lo si pianta in un contenitore, si avranno nuove foglie e nuove radici.
Si può procedere alla potatura della bacopa in questo modo: tagliarla a tre quarti dell’altezza a circa mezzo centimetro dopo la coppia di foglie, qui si svilupperanno due getti nuovi, quando avranno raggiungo i tre centimetri di lunghezza circa andrà eliminato il più debole e conservato quello più forte.
In questo modo è possibile mantenere la propria pianta anche l'anno successivo, ovviamente avendo cura di riparare gli esemplari coltivati in zone in cui le temperature invernali sono rigide. Se coltivata all’asciutto sviluppa fiori di colore bianco o lilla durante il periodo estivo; essi sono formati da quattro o cinque petali e cinque sepali. Si sviluppano in maniera solitaria oppure in coppia ed hanno un aspetto molto delicato.
La bacopa non è soggetta a particolari attacchi di malattie o parassiti; sarà comunque opportuno effettuare dei trattamenti preventivi con insetticidi e fungicidi rispettivamente con l’arrivo della bella stagione (primavera) e prima che le gemme diventino troppo grandi.
Questa pianta la trovate in vendita nei vivai nelle specie maggiormente diffuse, mentre saranno più difficili da trovare varietà come la bacopa Madagascarensis e la bacopa Myriophylloides; scegliete quella più adatta in base alle sue esigenze ed alle vostre disponibilità che le potrete offrire.
Esistono molte specie di bacopa, di seguito vi illustreremo le principali più diffuse e le loro caratteristiche.
Bacopa Caroliniana: è originaria dell’America, può raggiungere un’altezza molto elevata e, in natura, supera i sessanta centimetri. Può essere coltivata facilmente all’interno di acquari. Ha un fusto carnoso largo circa quattro-cinque millimetri, le foglie sono di piccole dimensioni ed a forma di lancia, anch’esse si presentano carnose e, al massimo, raggiungono i quattro centimetri di lunghezza. Questo tipo di bacopa necessita di molta luce e tollera bene temperature fino ai ventisei gradi circa, anche se preferisce essere coltivata in acqua fredda. Preferisce un’acqua mediamente dura. Bacopa Monnieri: è originaria dell’India e, al contrario della Caroliniana, questa bacopa presenta foglie più corte e strette, è di semplice coltivazione e si adatta sia ad acque dure, con ph acido ed alcalino. Ha bisogno di illuminazione ma non troppa e necessita di un substrato fatto di sabbia o ghiaia. Come la bacopa Caroliniana, preferisce acque fredde anche se sa ben resistere anche a temperature di trenta gradi. E’ considerata una pianta ornamentale da mettere sul fondo, in quanto si sviluppa bene in altezza e spesso fuoriesce dall’acquario. Bacopa Australis: è originaria del sud America, può raggiungere un’altezza di circa trenta centimetri, necessita di buona luminosità. Resiste a temperature minime non inferiori ai quindici grandi e massime non superiori ai trentadue. Si presta ad essere coltivata in acque molte dure o poco dure. Presenta foglie verdi di piccole dimensioni.Bacopa Crenata: questa specie trae origine da alcune zone dell’Africa come Angola, Madagascar, Senegal e Tanzania. Può avere fusti a portamento ricadente oppure eretto e raggiungere un’altezza di circa trenta centimetri. Presenta foglie lisce con contorno dentellato. Preferisce una coltivazione all’interno di acqua tenera e gradisce una media luminosità. Bacopa Madagascariensis: come dice il nome stesso, è la specie originaria del Madagascar, necessita di molta luce e presenta alcune difficoltà di coltivazione. Non è molto presente in commercio. La riproduzione di questa pianta avviene per talea o getti laterali. Bacopa Myriophylloides: la coltivazione di questa specie è molto impegnativa. Essa ha bisogno di molta luce e teme la comparsa di alghe. Preferisce un’acqua poco dura e leggermente acida, anch’essa si propaga per talea o getti laterali. Può raggiungere un’altezza di trenta centimetri.Bacopa Rotundifolia: è una pianta acquatica originaria degli Stati Uniti, come si può intuire dal nome, presenta foglie di forma rotonda larghe fino a tre centimetri. Sviluppa fiori di colore bianco oppure giallo. Come detto in precedenza, la bacopa puù essere coltivata anche in acquario, di seguito vi spiegheremo le principali operazioni e le fasi di questo tipo di coltivazione.
La bacopa Monnieri presenta diverse proprietà molto importanti. Può essere utile come antiossidante ed antinvecchiamento e come antinfiammatorio. E’ molto usata in ambito cosmetico per preparare creme protettive per viso e corpo, e solari grazie alle sue proprietà calmanti e lenitive. A questa pianta è riconosciuta anche la proprietà di aumentare la memoria, tantissimi anni fa era consigliata agli studenti. Seguendo le dosi consigliate la bacopa non risulta tossica. E’ stato riscontrato da particolari studi ed esperimenti l’effetto sedativo sugli animali. Abbinata agli estratti di altri prodotti come il ginseng, ginger, centella asiatica, la bacopa può amplificare i suoi già effetti benefici. La bacopa monnieri è molto usata in medicina per curare stati d’asma ed epilessia. Foglie e rami di questa specie di bacopa sono considerati diuretici ed aperitivi, mentre foglie e steli possono aiutare a combattere blocchi urinari. Bollita, messa in una garza e posta sul torace può aiutare a curare bronchiti e malattie polmonari soprattutto nei bambini. Le foglie possono essere molto utili anche in caso di astenia ed esaurimento nervoso. E’ un ottimo rimedio contro l’abbassamento di voce e la raucedine. E’ anche usata per ridurre i sintomi da morbo di Parkinson ed Alzheimer.
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