L'Eleagnus è un piccolo albero che si moltiplica in primavera grazie all'uso dei semi che vengono raccolti l'anno prima. Per la sua coltivazione bisogna tenerlo in vaso per due anni, in seguito la pianta può essere messa a dimora. Questo passaggio è necessario per rafforzare le radici che durante il trasferimento potrebbero subire dei danni e quindi compromettere lo sviluppo totale. Anche la talea può essere un modo per coltivare l'Eleagnus. Si utilizzano giovani rami da interrare nei vasi al fine di favorire la nascita dei germogli. L'Eleagnus conta 50 specie e proviene dall'Asia, il suo fusto scuro di solito si mantiene sotto ai 5 metri di altezza e possiede piccole foglie grigie argentate, mentre altre varietà si colorano di diverse tonalità di verde oppure sono variegate. I suoi fiori sono bianchi e profumati e, in base alla specie, sbocciano in autunno e primavera; mentre in autunno o in inverno la pianta produce frutti rossi e piccoli.
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La concimazione dell'Eleagnus si concentra su piccole dosi di fertilizzante che va mescolato all'acqua per innaffiare e di solito viene somministrato una volta ogni mese. Per quel che riguarda la potatura deve essere eseguita solo per togliere i rami lunghi e disordinati, da effettuare subito dopo la fioritura al fine di aumentare la produzione dei fiori l'anno dopo. Questo arbusto preferisce il clima temperato, anche se resiste bene al vento forte e al freddo e riesce a crescere anche in zone poco soleggiate. Viene utilizzato in qualunque luogo dato che riesce ad adattarsi senza fatica; infatti si sviluppa ugualmente anche se in condizioni troppo proibitive potrebbe diventare un po' meno rigoglioso. Si consiglia per le piantine in vaso l'utilizzo di un composto di sabbia e torba per ottenere un terreno drenato. L'Eleagnus è una pianta particolare pure per i suoi frutti che sono molto speciali in quanto assomigliano a delle olive, ecco perché viene chiamato anche Olivagno.
L'Eleagnus preferisce stare al sole, ma può crescere bene anche in zone semi ombreggiate. Non teme il vento e il freddo, infatti resiste ad ambienti non del tutto adatti alla pianta. Viene di solito coltivato come barriera frangivento al fine di proteggere terrazze o giardini e formare un ambiente accogliente. Questa pianta può essere colpita da malattie e parassiti come per esempio le cocciniglie che attaccano le foglie. L'Eleagnus non sopporta nemmeno il marciume radicale che si sviluppa dai ristagni idrici che di solito si formano alla base della pianta. La conseguenza diretta sono i funghi che ne debilitano alquanto la salute e lo sviluppo. Per ottenere un abbinamento molto decorativo è possibile coltivare diverse varietà di Eleagnus dai colori diversi. E' interessante anche l'accostamento di questa pianta con altri arbusti dai fiori vivaci e appariscenti, sia per le siepi che per i giardini.
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