Generalmente, le varietà di erica presenti in vivaio sono molto delicate. Questo comporta che le piante non sono in grado di sopportare temperature inferiori ai 5°C. Dunque, durante i mesi più freddi è bene porre la nostra erica al riparo in un luogo chiuso o comunque più coperto del giardino. Durante i mesi più caldi, la pianta inizia il suo periodo vegetativo. L'attività maggiore dell'erica è riscontrabile durante i periodi freschi, da settembre fino ad aprile. La pianta ama zone ombreggiate o semi-ombreggiate, in generale l'erica sembra non gradire l'esposizione diretta ai raggi del sole. Dopo la fioritura è bene potare la pianta in quanto l'erica fiorisce sui rami dell'anno precedente. Procedere ad una potatura tardiva potrebbe diminuire la quantità di boccioli che la pianta sarà in grado di produrre l'anno successivo.
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Il processo di concimazione dell'erica avviene durante la primavera e l'estate. E' bene procedere concimando circa una volta ogni 2 settimane e mescolando il fertilizzante con l'acqua di irrigazione. Un consiglio utile è quello di ridurre leggermente le dosi del concime rispetto a quelle indicate sulla confezione. L'erica ha bisogno sia dei tre elementi fondamentali quali azoto, fosforo e potassio sia di altri microelementi chimici come rame, ferro, magnesio, manganese e zinco. Il terreno migliore per la coltivazione dell'erica deve essere un terreno acidofilo costituito da terra di bosco e torba a cui bisogna aggiungere della sabbia fine e grossolana in modo da rendere il terreno abbastanza drenante. Questo sistema di drenaggio va riproposto anche per le piante coltivate in vaso con un'ulteriore aggiunta di ghiaia o argilla drenante.
Le principali cause di malattie dell'erica sono riscontrabili in una cattiva irrigazione della pianta. Procedere innaffiando troppo spesso genera facilmente marciumi o muffe che con il tempo portano alla morte della pianta. Inoltre, se esposta troppo alla luce del sole, le parti superiori dell'erica tendono a seccarsi generando la conseguente morte dell'arbusto. Se coltivata in condizioni di forte umidità e poca ventilazione, l'erica può sviluppare la botrite, una muffa grigiastra che danneggia irreparabilmente la pianta. Un altro problema per l'erica è la clorosi. Questa pianta è abituata ad un terreno acidofilo e quando posta a contatto con uno spazio calcareo si genera lo scolorimento delle foglie e la morte dei piccoli germogli. Inoltre, molto spesso quando l'erica viene coltivata in serra si adatta a condizioni climatiche particolari e dunque, quando viene poi posta a dimora in natura, tende a morire per le differenti condizioni climatiche.
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