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Per eseguire un corretto innesto a spacco, bisogna innanzitutto realizzare un'incavatura di circa cinque centimetri all'interno del ramo che verrà usato come portainnesto. Quest'ultimo dovrà essere un ramo sano e vigoroso, libero da eventuali germogli o frutti per favorire l'attecchimento dell'innesto. Una volta scelto il ramo sul quale operare, bisogna praticare delle recisioni sulle marze fino ad ottenere un’estremità liscia e appuntita. La marza lavorata deve essere inserita nello spacco all'interno del ramo in modo che coincida perfettamente alla forma data al portainnesto. Una volta inserite tutte le marze necessarie, bisogna legarle e tenerle ferme tramite del nastro isolante partendo dal basso verso l’alto, in modo da impedire all'acqua di penetrare nei tagli laterali. Infine bisogna ricoprire la superficie con del mastice per prevenire la diffusione di malattie.
La procedura di innesto a spacco comune è quella più utilizzata. Esistono però diverse varianti di quest’operazione, ad esempio l’innesto a spacco all'inglese. Questo metodo consiste nel creare uno spacco all'interno del ramo meno profondo e più stretto. Facendo ciò, la pianta riesce a gestire più facilmente la cicatrizzazione dovuta ai tagli oltre a contrastare meglio l’attacco di malattie e parassiti. Nel metodo all'inglese, la recisione viene eseguita in modo longitudinale su un ramo privato di tutte le gemme e dei frutti. Questo ramo va quindi inserito all'interno del portainnesto (che deve avere lo stesso diametro) sul quale viene effettuato un secondo taglio utile per sollevare la corteccia. L'operazione di innesto all'inglese si effettua generalmente su piante giovani, per favorire la loro crescita e lo sviluppo di diverse varietà di frutti.
Un'altra tipologia di innesto a spacco è quello pieno (detto anche laterale). Come suggerisce il nome, nell'innesto laterale bisogna praticare una recisione ai lati del ramo portante, al cui interno verrà inserita una marza lavorata in modo da renderla appuntita. Il taglio all'interno del portainnesto deve essere in grado di raggiungere la corteccia più interna dell'albero (ma si consiglia di non superare i tre centimetri). La marza viene poi tenuta ferma con delle legature al corrispondente portainnesto, che deve avere lo stesso diametro. Successivamente, il portainnesto e la marza vengono recisi in modo da favorire l'incastro tra le due componenti dell’innesto. L'operazione di innesto a spacco pieno, così come le altre procedure, va effettuata con attenzione e senza eseguire procedimenti di cui non si abbia conoscenze o familiarità, per evitare di danneggiare la struttura della pianta.
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