Gli innesti delle piante possono essere di varia tipologia. Il principio di base è, però, sempre lo stesso e consiste nell’unire tra loro, tramite diversi metodi, due o tre piante tra loro affini per crearne una sola con caratteristiche migliori rispetto alla pianta base. L’unione delle due o tre piante avviene aggiungendo alla prima, detta portainnesto, alcune parti dell’altra pianta o delle altre due. Le parti aggiunte si chiamano nesto. Le specie di piante coinvolte nella procedura si chiamano, invece, bionti. In base alla modalità di introduzione del nesto, nel portainnesto e alle parti usate, si distinguono diversi tipi di innesti, tra cui i principali sono quello a gemma e a marza e quello per approssimazione. Gli innesti a gemma consistono nell’aggiungere nel portainnesto delle gemme di piante simili, mentre gli innesti a marza aggiungono al portainnesto rami contenenti alcune gemme. L’innesto per approssimazione consiste, invece, nel legare tra loro una parte del portainnesto con il nesto. Gli innesti a gemma e a marza, in base alle modalità di inserimento e posizionamento del nesto ( parti della pianta secondaria) possono essere a scudo, con nesto inserito in un taglio a T del portainnesto, poi coperto con mastice; a scudetto, con introduzione, tra nesto e portainnesto, di un terzo elemento; a tassello, dove si forma un taglio quadrato e si preleva una parte di corteccia dal portainnesto a copertura del nesto inserito all’interno, ed a spacco, con capitozzatura di una parte del portainnesto in cui viene eseguito uno spacco diametrale che ospiterà le marze ( rami con gemme). Se nell’incisione verranno inserite due o tre marze si avrà lo spacco comune, mentre se verrà collocata solo una marza ( un ramo con due o tre gemme) si avrà lo spacco a corona.
In giardino si possono coltivare anche alberi da frutto per precisi scopi ornamentali, come limone, olivo, pesco, melo, albicocco, ciliegio, melograno e cachi. Anche questi alberi possono essere innestati. Le tecniche di innesto che consentono un miglior attecchimento degli alberi da giardino sono quelli a gemma. Questi innesti consentono una facile moltiplicazione della pianta rinnovando la precedente coltivazione senza necessità di piantare quella nuova. La gemma da innestare viene estratta da un ramo vigoroso che va pulito per almeno una decina di centimetri. Assieme alla gemma va asportato anche un po’ di legno. Successivamente si pratica un taglio a T nella corteccia e si inserisce la gemma. Per un migliore attecchimento della pianta è necessario effettuare l’innesto nel periodo giusto che va collegato alle condizioni climatiche del luogo in cui la stessa è coltivata. L’innesto a gemma può essere sia a gemma dormiente che a gemma vegetante, cioè la stessa può essere prelevata nella fase di riposo vegetativo ( autunno) o in quella di piena vegetazione ( primavera - estate). Con temperature miti gli innesti a gemma sugli alberi da frutto si possono praticare tra marzo e settembre. L’innesto a gemma nelle specie ornamentali si deve praticare solo su piante giovani.
Gli innesti riguardano prevalentemente gli alberi ma si possono praticare anche sulle piante a fiore. In questo caso l’obiettivo sarà puramente ornamentale ed estetico e permetterà di creare nuovi ibridi di specie vegetali resistenti al clima ed ai parassiti e con colori e forme talvolta davvero strabilianti. In giardino si possono innestare le rose o i lillà. L’innesto si può praticare quando la pianta non ha ancora emesso i boccioli. Per le piante a fiore, l’innesto più semplice e con tempi più ridotti di attecchimento, è quello a gemma dormiente, da effettuare in autunno. Varietà di rose con un notevole effetto ornamentale si ottengono innestando su una specie di rosa ad albero ( alta circa due metri) una gemma di rosa rampicante. L’innesto darà origine a una rosa a forma ondeggiante dalla notevole resa estetica. La nuova rosa, per assumere il portamento sinuoso, dovrà subire una potatura di allevamento. L'incisione per l'innesto va eseguita con un coltello adatto a questa tecnica, mentre il posizionamento della gemma avverrà tramite un innestatore che solleverà la corteccia del tronco.
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