Tipi di terreno

Riconoscere i tipi di terreno

Quando si vuole coltivare una pianta è molto importante informarsi sulle sue caratteristiche, su come prendersene cura e come farla crescere in modo corretto. Lo sviluppo di una pianta dipende anche dal suolo. Esistono infatti diversi tipi di terreni, ognuno con caratteristiche diverse che influenzano la crescita dell'albero. Solitamente i terreni vengono divisi in sabbiosi, argillosi e limosi, ma esistono anche altre classificazioni per suddividerli. Ad esempio, dei terreni soffici che ovviamente presenteranno caratteristiche diverse da quelli pesanti o ancora da quelli medi. Il metodo migliore per riconoscere dei tipi di terreno è incidere una zolla con una vanga e sfregarla tra le mani. Se la terra comincerà a dissolversi si tratterà di una zolla soffice e sabbiosa, mentre se risulterà più facile da modellare, allora si tratterà di un terreno argilloso e quindi più duro.
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Terreno soffice

Suolo soffice I tipi di terreno soffici sono molto facili da lavorare. La loro composizione permette all'acqua di essere assorbita meglio e all'aria di circolare all'interno, assicurando un’ottima quantità di ossigeno alla pianta che verrà coltivata su questo suolo. Tuttavia, essendo un terreno molto secco, presenta delle capacità di assorbimento basse per le sostanze nutritive. Date queste caratteristiche, è consigliabile trattare con nutrienti specifici per terreni sabbiosi e di spargere uno strato di pacciamatura per evitare l’essiccazione, soprattutto durante la stagione primaverile e il periodo estivo, quando le temperature sono più elevate. Per sfruttare al meglio questa tipologia di suolo, è consigliabile coltivare solo piante adatte ad esso, ad esempio il pomodoro, la melanzana, l’anguria e la patata.

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Terreno medio

terreno medio I terreni di sabbia argillosa (o medi) sono molto variabili, ma generalmente contengono una composizione argillosa che va dal 10% al 30%. Questi tipi di terreno riescono a trattenere molto bene le sostanze nutritive e ad immagazzinare molta acqua. Il suolo argilloso è consigliato per chi intende coltivare un orto solo per passione, data la sua fertilità elevata e la sua capacità di essere modellato e mantenere la forma imposta dal coltivatore. I lati negativi del suolo argilloso comprendono sicuramente l’assorbimento dell’umidità e dell’elevato costo di manodopera per mantenerlo sempre produttivo. Per le coltivazioni sul terreno argilloso, è consigliabile adoperare delle serre, data la loro predisposizione a congelarsi durante i periodi più freddi. Se invece si sta coltivando all’esterno è opportuno spargere uno strato di pacciamatura (così come sui terreni soffici).


Tipi di terreno: Terreno pesante

Suolo argilloso I terreni pesanti presentano al loro interno un’elevata quantità di argilla e quindi sono soggetti a dannosi ristagni idrici e ad un inadeguato passaggio dell’aria al loro interno. Per rendere più lavorabili questi tipi di terreno, è necessario aggiungere della sabbia e del composto maturo, in modo da attirare insetti come i lombrichi che provvederanno a rendere il suolo più arieggiato. Questo terreno richiede molte cure da parte del coltivatore. Bisogna infatti prestare attenzione durante i periodi di siccità, perché il suolo tende ad indurirsi e spaccarsi, impedendo alle radici di svilupparsi. Inoltre, si deve anche evitare di esporre troppo il terreno durante la stagione delle piogge, perché il suolo diventa appiccicoso ed eccessivamente umido, favorendo così i ristagni idrici che sono molto dannosi per le piante. Per evitare i ristagni si può installare all’interno del suolo un impianto di drenaggio.


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