La scheda botanica raccoglie ed elenca le informazioni della pianta censita secondo un ordine preciso che parte eventualmente dalla foto e poi dal nome botanico della pianta fino ad arrivare alla descrizione fisica della specie e delle sue parti vegetali e ad altre informazioni sulla raccolta e sulla coltivazione. Ogni scheda botanica si presenta come un documento composto da una serie di righe orizzontali in cui sono contenute le informazioni della pianta. Le schede botaniche non sono tutte uguali, perché riportano semplicemente le informazioni conosciute al momento della loro stesura. Naturalmente le schede vengono aggiornate periodicamente in base alle ulteriori informazioni relative alle specie vegetali studiate e coltivate. Qualora dovessero emergere delle novità sul comportamento di una determinata specie vegetale queste verranno immediatamente inserite nella scheda botanica. Ogni scheda può contenere un minimo di 20 righe o campi e un massimo di 30 e oltre. Tutto dipenderà dalla quantità di informazioni disponibili sulla pianta stessa.
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La scheda botanica segue un preciso ordine di compilazione. Di norma si inizia citando il nome botanico della pianta, nome latino in cui il primo comprende il genere e il secondo la specie. Quando è possibile viene anche indicata la varietà e il sinonimo. Si prosegue indicando la famiglia, l’origine, cioè la provenienza, il tipo ( sempreverde, annuale, ecc.), il portamento del fusto, le caratteristiche delle foglie ( colore e forma) e dei fiori ( colore, forma e profumazione), l’epoca della fioritura, le caratteristiche dei frutti, il terreno e il clima adatto alla crescita della pianta, l’esposizione solare richiesta, la temperatura ideale e altre note informative. La scheda botanica diviene più ricca di informazioni man mano che aumenta la grandezza e la complessità della pianta. Per gli alberi da produzione, infatti, la scheda riporterà, oltre alle informazioni tipiche di tutte le altre piante, anche l’altezza del tronco e del fusto, la forma della chioma, le caratteristiche delle radici, il ciclo di sviluppo, gli stadi fenologici, cioè di impollinazione, apparizione dei germogli e maturazione dei frutti che sono legati al clima e alla stagione, le varietà coltivate a fini di produzione, le malattie che possono colpire la pianta, le tecniche e l’epoca della raccolta, le caratteristiche dei prodotti secondari estratti da frutti e la loro denominazione. Molto dettagliata è, ad esempio, la scheda botanica dell’olivo da cui si ricava l’olio di oliva e le cui informazioni e denominazioni sono proprio contenute nella scheda botanica di riferimento.
Le schede botaniche vengono redatte da appositi organismi e commissioni botaniche presenti in molti Paesi del mondo. Il lavoro di catalogazione delle piante mira a garantire la conservazione della specie e a combattere le condizioni che potrebbero nuocere alla sopravvivenza delle stesse ( malattie, parassiti, danni ambientali). Ogni scheda botanica ha un proprio autore che può essere un docente di botanica o di agraria o personale specializzato in materia e operante presso università, dipartimenti ambientali delle pubbliche amministrazioni, come Province e Regioni, o presso giardini ed orti botanici pubblici. Le schede botaniche così redatte vengono pubblicate anche online in modo da poter essere consultate liberamente da chiunque. Non esistono principi univoci di classificazione delle schede. Alcune vengono redatte per famiglia di appartenenza del gruppo vegetale censito che verrà poi descritto per singola pianta attraverso una elencazione in ordine alfabetico. Tutte le schede botaniche, siano esse redatte per famiglia o per singola pianta, vengono elaborate proprio in ordine alfabetico. Non potrebbe essere altrimenti perché le specie vegetali esistenti e attualmente censite, sono tantissime. L’ordine alfabetico si riferisce al nome botanico in latino della pianta o a quello della famiglia di appartenenza.
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