Olivo cura

L'olivo

L'olivo, come ben sappiamo, è un albero da frutto che proviene, molto probabilmente, dalla zona del Caucaso, in cui sono state rinvenute diverse tracce fossili risalenti al 12000 avanti Cristo, anche se tanti altri esperti del settore sostengono che questa pianta presenta una tipica provenienza mediterranea.

Ci sono elevate probabilità, però, che la provenienza sia quella caucasica, ma anche che, in seguito, la pianta di olivo si sia diffusa ed ambientata alla perfezione all'interno del bacino del Mediterraneo.

Proprio quest'ultimo evento, trova le sue spiegazioni nel fatto che l'olivo si sviluppa alla perfezione nei climi caldi (che caratterizzano proprio l'intero bacino meridionale, a partire dall'Italia meridionale fino alla Spagna, Grecia e a tutta la parte nord del continente africano) questo albero da frutto è in grado di svilupparsi alla perfezione.

Senza ombra di dubbio, le condizioni climatiche di quest'area mediterranea sono l'ideale per lo sviluppo dell'olivo, che risulta, al fianco degli agrumi e della vite, l'albero da frutto maggiormente coltivato nel bacino.

Ad ogni modo, il genere olivo è piuttosto ampio, dal momento che comprende più di 30 differenti specie, che presentano quasi le medesime esigenze culturali.

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Impianto

olivo cura Nel caso in cui si abbia intenzione di procedere all'impianto di un oliveto, la prima cosa da fare sarà capire quali siano le operazioni preliminari da compiere per l'olivo cura.

Tra le operazioni che bisogna compiere preliminarmente, troviamo certamente la lavorazione del terreno, il livellamento e il dissodamento dello stesso, anche agendo fino in profondità.

Dopo che queste operazioni preliminari sono terminate, allora si dovrà effettuare la concimazione del terreno, sfruttando un quantitativo di letame pari a 35 tonnellate per ettaro, che dovrà essere mescolato con delle soluzioni potassiche pari a circa 170 chilogrammi per ettaro.

Sarà fondamentale, per l'olivo cura, anche instaurare tutta una rete di canalizzazioni che favorisca l'irrigazione e, al contempo, allontani il più possibile il pericolo derivante dalla formazione di ristagni idrici.

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Irrigazione

E' fondamentale, al contempo, assicurarsi che ci sia una corretta rete di canalizzazioni, sia con l'intento di favorire la miglior irrigazione possibile, sia per cautelarsi contro la dispersione dei cosiddetti ristagni idrici, anche in relazione al quantitativo di piogge che si verificano nella zona di coltivazione.

Prima di provvedere alla posa di ciascuna piantina, il consiglio è quello di provvedere a fissare in modo stabile i vari sostegni che poi garantiranno un grande aiuto nel corso dei primi anni di vita della pianta di olivo.

Ecco spiegato il motivo per cui, da qui in avanti, si potrà cominciare con la posa in opera delle varie piantine, che dovrà essere effettuata nel corso della stagione primaverile, in maniera tale che l'esposizione non porti subito tali piante ad essere a contatto con un clima rigido e con temperature basse.

Infatti, è fondamentale che le piantine appena posate non vengano immediatamente esposte al freddo, che non riescono proprio a sopportare, nonostante in tutte le zone di coltivazione più a sud questa complicazione, in realtà, non viene mai ad emergere, dal momento che la messa a dimora, in molti casi, avviene anche durante la stagione autunnale.


Olivo cura: Allevamento

Il metodo di allevamento dell'olivo è correlato sia alla varietà considerata sia al clima in cui si effettuare la coltivazione.

L'esposizione della pianta di olivo deve essere perfetta, in maniera tale che l'albero abbia la possibilità di godere del miglior quantitativo di luce e di calore a sua disposizione. Da tenere in grande considerazione è anche la ventilazione: proprio per via del numero adeguato di foglie che deve essere mantenuto per avere una resa ottimale, la pianta di olivo necessita di un ottimo arieggiamento.

In realtà, non esiste una forma di allevamento univoca, ma c'è anche la possibilità di coltivare questa pianta in vaso; in quest'ultimo caso, la fruttificazione si verifica in altezza, anche se è ovviamente molto complicato raggiungere elevati livelli di resa.

Una volta che è trascorso qualche anno, il consiglio è quello di collocare la pianta, diventata adulta, direttamente all'interno del terreno, in maniera tale che possa proseguire la sua crescita e raggiungere risultati sempre migliori.

L'olivo è, senza ombra di dubbio, una di quelle piante che non ha necessità di ricevere delle cure colturali particolari e di irrigazioni piuttosto frequenti.

Nel momento in cui viene coltivata all'interno di una zona con un clima abituale, ovvero quello caldo che caratterizza le regioni meridionali, è in grado di svilupparsi alla perfezione in modo autonomo, sempre operando qualche limitata potatura di manutenzione.

Per quanto riguarda l'operazione di concimazione, il suggerimento è quello di utilizzare l'azoto organico a cessione modulata nel corso dell'ultima fase della stagione estiva, mentre nel corso della successiva stagione primaverile, il consiglio è quello di completare tale operazione con dei minerali, da somministrare dopo che si è verificato la fioritura.


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