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Risulta piuttosto complicato suggerire qualcosa sulla potatura della pianta di olivo, dal momento che ciascuna area olivicola può contare su un proprio sistema di potatura, che tiene in considerazione le varietà che vengono ivi coltivate, le condizioni climatiche del luogo e le tecniche di coltivazione.
Una volta presi in considerazione tali aspetti, la pianta di olivo potrà rispondere in due modi. Nel primo caso, nonostante sia estremamente produttiva e subisca dei tagli di ritorno, prosegue nel mantenimento di una vegetazione vigorosa: in questa occasione, i tagli di ritorno devono essere portati a termine lasciando i rami che presentano un'inserzione cilindrica.Nel secondo caso, la notevole produzione va ad influire negativamente sullo sviluppo vegetativo dell'olivo: in queste occasioni, il taglio di ritorno non dovrà comprendere i rami con inserzione conica. Albero di Olivo Leccino Vaso 10cm, H120/130cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 8€ |
L'olivo è una pianta originaria della zona del Mediterraneo e, come tale, ha la necessità ricevere un buon quantitativo di luce e di foglie, in modo tale da poter garantire poi degli ottimi risultati per quanto riguarda la produttività.
Infatti, è importante nella coltivazione olivo fare particolare attenzione alle forme di allevamento: la prima è quella a vaso e risulta quella maggiormente diffusa in tutto il mondo.Si parte dal fusto che, dopo essere stato reciso ad una ben precisa altezza, deve subire esternamente delle branche, che porteranno la chioma ad assumere una forma conica o cilindrica.Si tratta di una forma di allevamento che offre un buon arieggiamento della chioma, in modo tale che si possa evitare un esagerato infittimento della vegetazione.Un'altra forma di allevamento è rappresentata da quella libera o a cespuglio, che si può sviluppare senza dover intervenire con la potatura nel primo decennio di vita della pianta, tranne il diradamento dei rametti che si trovano alla base per i primi 40-50 centimetri, che si deve eseguire immediatamente dopo il trapianto oppure al termine del primo anno.Tra le più importanti avversità ambientali per la pianta di olivo troviamo l'umidità, per cui è importante mantenere un ottimo drenaggio al terreno e non impiantare in aree con un'umidità area continua. Un altro pericolo è legato alla grandine, che provoca diversi danni nel momento in cui attacca tra l'epoca della fioritura e quando i frutti giungono a maturazione.
In seguito alla grandinata, sarà necessario potare energicamente le parti colpite e utilizzare della poltiglia bordolese per far fronte alle screpolature della corteccia.Tra le più importanti malattie che possono colpire la pianta di olivo troviamo il Rogna (che concentra la sua azione malefica sui rami, sulle foglie, sulle radici e sul tronco, andando a provocare dei tubercoli screpolati, infezioni e traumi), la carie o lupa (che si verifica con una lenta distruzione e va a corrodere l'apparato tegumentale), la fumaggine (che va ad attaccare l'intera superficie della pianta, provocando un'irregolare incrostazione fuligginosa), l'occhio di pavone, cicloconio o vaiolo (che provoca sulle foglie delle macchie circolari, con la presenza di strisce dalla colorazione giallo-bruna).Tra i principali fitofagi che possono attaccare la pianta dell'olivo troviamo la mosca dell'olivo, la tignola, il fleotribo, la rinchite, la celidonia, l'ilesino e la fleotripide.
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