Pianta di more

Quanto annaffiare

La pianta di mora è una pianta che in natura cresce spontaneamente, ma che può essere anche facilmente coltivabile nei propri giardini grazie al fatto che non richiede particolari cure. Si può dire che queste piante, proprio per il fatto che sono piante spontanee, non richiedono delle annaffiature frequenti ma è necessario che il terreno sia ben drenato per evitare ristagni d'acqua che potrebbero far marcire le radici. Se non volete prendervene molta cura, questa è la pianta giusta per voi poiché è sufficiente annaffiarla dopo una decina di giorni dalla precedente volta; se invece ci si vuole assicurare dei frutti grossi e succosi è possibile farlo aumentando la frequenza delle annaffiature nel periodo che precede la raccolta, sebbene sia sempre consigliabile smuovere il terreno per arieggiarlo ed evitare così il ristagno di eccessivo liquido che potrebbe provocare la formazione di muffe.
Coltivazione piante mora

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Come prendersene cura

Pianta more Nonostante il fatto che siano delle piante spontanee e che non necessitino dunque di importanti cure, è fondamentale concimarle spesso per ottenere dei frutti succosi. La prima concimazione deve essere effettuata al momento dell'impianto della pianta di mora nel terreno e successivamente durante il periodo di ripresa vegetativa e a questi scopi può giovare anche l'utilizzo di letami di origini animali e vegetali. Sempre nel momento della messa a dimora della pianta, essa necessita di una prima potatura dei rami per portarli ad una lunghezza di circa 20 cm dal suolo, che servirà per stimolare la pianta nella crescita. La raccolta dei frutti andrà poi cominciata nel periodo autunnale e andrà poi scalando fino alla fine completa della maturazione completa dei frutti, poiché se staccati ancora acerbi, non matureranno più.

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Come e quanto concimare

Tipologia fertilizzante granulare Le piante di mora necessitano di concimazione frequenti per assicurare una fruttificazione abbandonante ma è ancora più importante preparare il terreno a ricevere la nuova pianta, prima ancora che venga impiantata: è pertanto necessario procedere con una primissima concimazione per farle trovare un ambiente ricco di sostanze nutritive. Una seconda (chiamata concimazione di fondo) va effettuata durante le operazioni di messa a dimora della pianta per aiutarla ad innestarsi bene nel terreno. Infine, una volta che la pianta si sarà ben ambientata, la concimazione andrà effettuata durante il periodo di ripresa vegetativa: a questo proposito, ottimo sarà l'utilizzo di letame di origine bovina o equina che aiuterà la pianta a crescere robusta; la dose di letame consigliata è di circa 3,5 Kg di letame maturo aggiunto ad un 1 Kg di cenere per ogni metro quadro di coltura.


Pianta di more: Parassiti e possibili malattie

Infestazione afidi pianta La pianta di mora è soggetta all'attacco di parassiti come afidi, eriofide del rovo e al cosiddetto ragnetto giallo, mentre le malattie, di tipo fungineo e virali più comuni sono la muffa grigia, la Verticillosi, la Antracnosi e il RMDV comunemente chiamato virus del mosaico. Combattere i parassiti è facile poiché in commercio esistono diversi tipi di insetticidi per piante, tuttavia se si preferisce gustare dei frutti biologici, sarà meglio optare per delle soluzioni naturali; è possibile usare dei rimedi casalinghi come il tabacco e l'aglio che si sono più volte dimostrati degli ottimi rimedi per combattere parassiti e afidi in maniera del tutto naturale: basterà impiantarne qualche pianta attorno ai nostri rovi per tenere lontani questi ospiti indesiderati. Per la muffa invece sarà necessario prima di tutto rimuoverla e spruzzare poi un antifungineo chimico oppure, se si desidera ancora una volta una soluzione naturale, basterà spruzzare una soluzione di acqua contenente del bicarbonato di sodio e della cannella in polvere.


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