Melo

Quanto e come irrigare il melo

Il melo è un albero da frutto che si adatta perfettamente a qualsiasi condizione climatica, anche se non predilige i climi particolarmente caldi mentre si difende benissimo dal freddo. L’irrigazione del melo deve essere costante per favorire un corretto sviluppo della pianta e una redditizia fruttificazione. Gli interventi di annaffiatura potrebbero essere richiesti in misura maggiore subito dopo la messa a dimora, se non si verificano precipitazioni piovose. Inizialmente è opportuno bagnare il suolo frequentemente ma non in maniera abbondante, evitando i ristagni idrici. Successivamente potrebbe essere allestito un impianto a goccia per innaffiare la pianta qualora le piogge risultassero scarse, in caso contrario esse da sole potrebbero essere sufficienti a soddisfarne il bisogno d’acqua.
Alberi mele rosse

Warooma 2 Pezzi Fragola Grow Bag 10 Gallon Plant Grow Bag Contenitore per Giardino con 8-Planting Tasche per Coltivare ortaggi Multispecifiche Patata, Carota

Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,16€


Come coltivare il melo

Coltivare melo La coltivazione del melo può partire dalla radice nuda, dai mini fusti, dalla palmetta a U o dal pollone. La messa a dimora della radice nuda prevede la realizzazione di una buca profonda pressappoco 50 cm e larga 80-100 cm per assicurare una favorevole sistemazione alla pianta. Se necessario riempire metà della buca con letame e terriccio e inserire la radice. Poi colmare la restante parte con la terra e bagnare abbondante per garantirne un’adeguata coesione. Per la messa a dimora dei mini fusti è opportuno potare i rametti più piccoli e poi alloggiare il risultato in una buca con le caratteristiche precedentemente descritte. Per il pollone occorre cimare l’albero affinché ne rimanga solo il tronco. Mentre per la palmetta a U si richiede il taglio a circa 30 cm dalla stessa palmetta.

  • potaremelo_zps277d2c23 Il melo è un magnifico albero da frutto originario del Caucaso del Sud e coltivato ormai in gran parte del mondo. Di dimensioni notevoli, l’albero presenta rami fruttiferi e rami legnosi. I primi pro...
  • potatura melograno Il melograno è una pianta cespugliosa originaria dei Paesi orientali. Il suo nome botanico è Punica granatum”, che letteralmente vuol dire “ melo con semi”. Questa pianta produce frutti tondeggianti c...
  • Potatura melograno albero La potatura melograno ad albero è scelta per diverse ragioni. Innanzitutto la chioma avrà più areazione, sarà esposta maggiormente ai raggi solari e i frutti avranno la possibilità di crescere rigogli...
  • potature autunnali Per contenere nelle dimensioni le piante, per eliminare i rami secchi con scarsa vitalità e per favorire una buona fioritura nella successiva primavera, molte piante da giardino devono essere potate i...

Ciliegio Acido Amarena Nera del Piemonte su vaso da 26 pianta da frutto autofertile max 200 cm - 4 anni

Prezzo: in offerta su Amazon a: 26,2€


Il terreno ideale per la coltura del melo

Varietà mele I terreni ideali alla coltivazione del melo sono quelli collinari e di montagna. Per crescere adeguatamente quest’albero ha bisogno di una terra ricca di nutrienti, non troppo calcarea e giustamente drenata, anche se si adatta facilmente a qualsiasi tipologia di suolo. Le sostanze essenziali, per avere un ottimo sviluppo della pianta e un generoso raccolto, sono il potassio, il fosforo, l’azoto e altri microelementi. Se dalle analisi chimiche il terreno risulta carente di queste sostanze allora è meglio intervenire attraverso concimi specifici. L’accorgimento da tenere presente è che normalmente un apporto di azoto e fosforo deve essere garantito nel periodo primaverile, mentre i corretti livelli di potassio e degli altri microelementi vanno assicurati nella stagione estiva e a settembre.


Melo: Esposizione, malattie e possibili rimedi

mela matura Il melo preferisce un’esposizione ampiamente soleggiata ma esente da forti raffiche di vento.Tra le avversità più comuni per le pomacee e in modo particolare per il melo, vi sono le malattie fungine e le crittogame, che possono portare al marciume dell’albero e sono favorite da ambienti umidi e ristagni idrici. Tra queste ricordiamo la ticchiolatura e il mal bianco.Tra i parassiti vanno annoverati gli afidi e la tignola che si annidano nei germogli, i lepidotteri come la carpocapsa le cui larve penetrano nel frutto mangiandolo dall'interno, ma anche gli acari e i chiodini. In questi casi si possono utilizzare dei prodotti chimici specifici in grado di agire contro l'infezione o dei macerati vegetali (rosmarino, tabacco, ortica, peperoncino, aglio) miscelati e preparati a seconda della tipologia di parassita.


Guarda il Video

COMMENTI SULL' ARTICOLO