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È preferibile piantare i lamponi alla fine dell’autunno, ma se il tempo lo permette si possono comprare delle piantine da mettere a dimora fino alla primavera. Coltivare il lampone a partire dai semi è alquanto difficoltoso, pertanto è preferibile procurarsi dei polloni maturi da mettere a dimora direttamente nel terreno. I polloni non sono altro che rametti che si riproducono direttamente dalle radici della pianta o da un ramo opportunamente tagliato e vengono utilizzati per effettuare le riproduzioni per talea. Le piante di lamponi devono essere sistemate a 40-50 cm l’una dall’altra dove andranno montati dei filari in cui le piante possono arrampicarsi. Le buche nel terreno dovranno essere profonde circa 7-8 cm, tanto da nascondere le radici della pianta facendo in modo, però, che le foglie inferiori non tocchino il suolo.
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Il terreno ideale per la coltivazione dei lamponi è ben arieggiato, soffice, adeguatamente nutrito e con un pH leggermente acido. Inoltre, per una crescita rigogliosa e una produzione fruttuosa, è indispensabile che il terreno sia ben drenato in quanto la pianta di lamponi non tollera l’eccessiva umidità e i ristagni d’acqua. Prima di procedere con la coltivazione dei lamponi si consiglia di trattare adeguatamente il terreno con una vangatura superficiale e l’aggiunta di concime organico. Oltre alla concimazione antecedente alla coltivazione, è necessaria anche una concimazione di mantenimento. Durante l’autunno è bene aggiungere uno strato di concime organico e/o fertilizzante organico ai piedi della pianta. Spesso se si tratta di una produzione industriale, per motivi economici, vengono preferite le concimazioni chimiche (solfato ammonico, urea o nitrato di calcio) a quelle organiche.
Le piante di lamponi preferiscono posizioni ampiamente soleggiate o, al massimo, a mezz’ombra. La porzione inferiore della pianta dovrebbe sempre essere tenuta al fresco e al riparo dai raggi diretti del sole. Generalmente le coltivazioni di lampone non si ammalano con facilità, anche se i frutti attirano parecchi insetti e parassiti. Da ricordare è un particolare coleottero, chiamato proprio "verme del lampone", le cui larve si nutrono dei frutti scavando all’interno di essi delle gallerie e causando un blocco della crescita della pianta. Per prevenire la diffusione di questo coleottero si può intervenire con la sarchiatura del terreno in prossimità delle piante. Le radici dei lamponi sono soggette a malattie fungine, come la fusariosi e la verticillosi. In questo si rende indispensabile l'utilizzo di adeguati fungicidi.
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