Coltivare lamponi

Coltivare lamponi

E' molto semplice coltivare lamponi. Il nome scientifico della loro pianta è "rubus idaeus". Sono i protagonisti di molte preparazioni dolci e hanno la particolarità di mantenere intatte le loro caratteristiche nutrizionali anche se vengono congelati. Tuttavia è sempre meglio gustarli freschi e appena colti. E' possibile coltivare lamponi anche in spazi piuttosto ristretti, l'importante è scegliere una posizione in penombra e molto arieggiata perché non sopportano la luce diretta del sole. Purtroppo la pianta teme il vento forte, per questo motivo devono essere realizzati dei sostegni in modo che si possa arrampicare e svilupparsi senza alcun problema. Ha bisogno di molta acqua, quindi in estate bisogna intensificare le innaffiature. Coltivare lamponi è un'attività molto divertente e che piace molto anche ai bambini.
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Coltivare lamponi: terreno e concimi

Coltivare lamponi terreno e concimi A differenza di molte altre piante, quella dei lamponi si sviluppa con qualsiasi tipo di terreno, anche se è meglio utilizzarne uno molto fertile e ricco di elementi nutritivi. Di tanto in tanto occorre eseguire delle operazioni di vangatura aggiungendo del compost naturale. La pianta dei lamponi si sviluppa sotto forma di cespuglio molto fitto e le radici con il tempo possono generare nuovi rami, per questo motivo il terreno non deve essere molto compatto e si deve creare un substrato. Inoltre le piantine non devono essere disposte ad una profondità eccessiva perché le gemme potrebbero trovare difficile il percorso verso la superficie. La concimazione di mantenimento è indispensabile per la pianta e può essere effettuata con prodotti di tipo naturale o minerale. In caso di piccole produzioni non è possibile acquistare i concimi utilizzati in agricoltura perché il costo dei prodotti è piuttosto elevato, ma presso i centri specializzati vi sono delle formulazioni già pronte da somministrare alla pianta in primavera.

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    Coltivare lamponi: potatura e pacciamatura

    Coltivare lamponi potatura e pacciamatura Potare una pianta di lamponi non è un'operazione molto complicata. La prima cosa da fare è rimuovere i tralci poco produttivi mediante l'ausilio di specifiche forbici da potatura che effettuano tagli precisi ed evitano traumi alla pianta. Inoltre i rami che hanno già prodotto i frutti devono essere accorciati. La potatura si fa tra la fine dell'inverno e la primavera in quanto la temperatura mite preserva i rami tagliati dalle gelature. Prima di accorciare i rami che hanno prodotto i frutti bisogna fare una distinzione tra quelli rossi e neri. Anche la pacciamatura è molto importante. Ricoprire il terreno con paglia evita i ristagni e la comparsa di erbe infestanti. Purtroppo questa pratica causa un impoverimento del terreno, quindi conviene aggiungere al terreno un preparato chimico a base di azoto.


    Coltivare lamponi: quando è utile il diserbo

    Quando è utile il diserbo La pianta dei lamponi è spesso infestata da erbe spontanee. Secondo la tradizione contadina, per prevenire la loro comparsa si può lasciare il terreno incolto per un breve periodo. Purtroppo questo metodo non è molto efficace. Inoltre piantando i lamponi su un terreno che li aveva ospitati in precedenza, influisce negativamente sulla produzione finale. Per questo motivo si deve ricorrere al diserbo mediante concimi arricchiti di sostanze chimiche. Purtroppo questi prodotti sono dannosi per la salute dell'uomo e per l'ambiente. Uno studio condotto negli Stati Uniti ha portato alla luce anche gli effetti verificati su alcuni animali tra cui i rospi. Ovviamente si fa riferimento a grandi coltivazioni di lamponi. Chi sceglie di realizzare un piccolo orticello sul proprio balcone non corre alcun pericolo e anche i frutti sono poco esposti agli attacchi dei parassiti.



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