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Il fico d'India è una pianta che può essere coltivata sia in campo aperto che in vaso. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno e di temperatura. Ha bisogno di molta luce e quindi di esposizioni in pieno sole. Se la pianta è in vaso, invece, soprattutto nei mesi estivi quando il sole si fa pungente conviene spostarla in una zona sempre luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole. Per il fico d'India coltivato all'aperto la migliore esposizione è quella verso sud e in un luogo ben areato. Nonostante la pianta sia abbastanza resistente, meglio non esporla a temperature troppo rigide vicine o sotto lo zero, poiché potrebbe danneggiarsi; il freddo bloccherebbe lo sviluppo della pianta facendola pian piano seccare e così morire. Le condizioni ambientali ideali affinché il fico d'India cresca in modo sano sono fondamentalmente due: arieggiamento e temperature miti.
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La concimazione della pianta di fico d'India deve avvenire dalla primavera e per tutta l'estate e deve essere eseguita ogni 3-4 settimane. Nei mesi freddi, tra autunno e inverno, bisogna sospendere la concimazione in quanto la pianta va in riposo vegetativo. Questo tipo di pianta non richiede concimazioni complicate, infatti se ne possono utilizzare di diverse varietà come: concimi complessi, solfato ammonico, perfosfato minerale triplo e solfato potassio magnesiaco. Qualsiasi tipo di fertilizzante si scelga bisogna diluirlo con l'acqua di irrigazione. Nei mesi estivi è possibile concimare anche con del nitrato potassico da effettuare, invece, prima dell'irrigazione; ciò garantirà una produzione di qualità. Inoltre, ogni 2-3 anni, tra autunno e inverno, è consigliabile concimare con prodotti organici come per esempio letame. Il terreno deve essere sempre libero e pulito da erbe infestanti.
La pianta di fico d'India è soggetta ad attacchi di insetti come: mosca della frutta, cocciniglia e tignola. Queste malattie si possono combattere con rimedi naturali o chimici. Nel caso, per esempio, della cocciniglia le foglie della pianta si puntellano di macchie bianche e si risolve, in modo piuttosto semplice, ovvero pulendo le parti colpite con del cotone imbevuto di alcool. Le malattie fungine si combattono, invece, con prodotti chimici ed è importante intervenire, soprattutto, per rimuovere i ristagni d' acqua e umidità, condizioni che hanno favorito la proliferazione dei funghi. A volte la pianta può presentare un aspetto poco sano anche a causa di errori di coltivazione. Se per esempio la pianta non fiorisce, ha un aspetto allungato e di colore verde chiaro significa che c'è poca luce e sarà meglio, quindi, posizionarla in una zona più luminosa. Quando, invece, le parti verdi perdono tonalità e sembrano svuotate significa che la pianta non è stata abbastanza irrigata e anche se a questo punto risulta difficile che si riprenda conviene pur sempre tentare.
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