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L'albero di cachi non ha particolari esigenze e può essere coltivato con successo anche dalle persone poco esperte in tema di giardinaggio. Non si coltiva mai a partire dal seme, a meno che non si voglia poi innestare. Generalmente, visto anche il prezzo ridotto, si acquista un esemplare giovane ma già sviluppato che dopo una paio d'anni sarà pienamente produttivo nel nostro orto o nel nostro giardino. Il vivaista di fiducia saprà darci tutti i consigli necessari per il trapianto che potrà avvenire a radice nuda o, preferibilmente, col panetto di terra contenuto nel vaso originale. Sarebbe meglio procedere col trapianto in autunno o in inverno, in modo che a primavera il cachi riprenda l'attività vegetativa e l'anno successivo la fruttificazione. Inizialmente si possono operare delle potature ma quando la pianta sarà adulta non si renderanno più necessarie, se non per mantenere la chioma in ordine con la forma che preferiamo.
Il cachi dopo un po' di tempo dal trapianto si adatta bene a tipologie di terreno molto differenti tra loro. Predilige tuttavia una lavorazione preventiva in profondità, con una zappatura e una vangatura energiche. Sebbene il substrato possa essere anche poco sciolto, è utile assicurare un buon drenaggio. Per quanto riguarda la concimazione non è necessario intervenire se il terreno è già fertile. In alternativa possiamo aggiungere del fertilizzante organico, del letame maturo e del compost casalingo. Dopo che il terreno avrà assorbito i nutrienti sarà possibile trapiantare il cachi. Non serve concimare quando la pianta è adulta e, nel caso si ritenga opportuno, possiamo interrare alla base della pianta un po' di compost o dell'altro concime organico. Il cachi tollera anche periodi di siccità prolungati e precipitazioni abbondanti purché non provochino ristagni idrici.
L'albero del cachi andrebbe collocato preferibilmente a tutto sole, dove l'irraggiamento diretto arriva per buona parte delle ore della giornata. Essendo una pianta che può raggiungere i 10m di altezza è opportuno lasciare lo spazio necessario per una corretta crescita, evitando di posizionarlo vicino a ostacoli o piantandone più esemplari ravvicinati. Nei primi anni l'alberello è maggiormente sensibile agli inverni freddi. Se le temperature vanno sotto gli zero gradi è meglio aspettare a trapiantarlo e tenerlo in vaso in modo da poterlo mettere al riparo. Altrimenti si può proteggere la pianta con un tessuto apposito da giardinaggio. Quando l'albero sarà adulto resisterà anche a inverni gelidi purché non estremi ed esageratamente lunghi. Per quanto concerne il caldo non si registrano problemi legati alla siccità ed è sufficiente intervenire con annaffiature supplementari. Per combattere l'attacco di insetti e parassiti si possono utilizzare prodotti antiparassitari e antifungini specifici. L'unico accorgimento è fare attenzione al vento, situazione che andrebbe evitata quando progettiamo l'orto e decidiamo la collocazione del cachi.
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