Bacche di goji controindicazioni

Bacche di goji controindicazioni

La fama delle bacche di goji è recente, ma non la loro importanza nel campo dell’erboristeria e della medicina naturale. Originarie del Tibet, queste bacche venivano impiegate anche nell’’antica medicina cinese. Il fatto che siano oggi anche rimbalzate ai primi posti delle ricerche web, testimonia non solo il grande interesse dei consumatori verso i prodotti e le sostanze naturali, ma anche la forza del marketing on line, forza che è in grado di creare fenomeni di massa come quello relativo a queste bacche. Come sempre accade per le nuove medicine e per i rimedi naturali, ci si chiede anche se le bacche di goji possano avere delle controindicazioni. In genere, tutte le cose che si assumono per via orale o per bocca ( compreso il cibo), se prese in eccesso, possono fare male. Questa in sintesi potrebbe essere la principale controindicazione delle bacche di goji. Ne esiste un’altra, sbandierata da molti acquirenti, ovvero il prezzo elevato delle bacche e degli estratti a base di questi frutti. Approfittando della moda del momento, infatti, aziende molto “furbe” hanno usato le bacche di goji per produrre e vendere rimedi dai prezzi impossibili. In mezzo a tutto questo resta solo un dubbio: le bacche di goji hanno controindicazioni “vere” oppure no?
bacche di goji

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Caratteristiche

bacche di gojji Le bacche di goji sono i frutti di una pianta che cresce in Tibet. Rispetto ad altri frutti di bosco, queste bacche non presentano notevoli differenze: il loro contenuto nutrizionale è rappresentato, infatti, da vitamine, sali minerali, polisaccaridi, acidi grassi vegetali, carotenoidi e altri antiossidanti. Alle bacche di goji vengono attribuite proprio virtù antiossidanti, ovvero la capacità di combattere i radicali liberi e l’invecchiamento della pelle. Peccato, però, che in uno studio pubblicato dalla Food Research International, tra i frutti con proprietà antiossidanti ne vengano citati altri, tra cui il mango e le prugne, ma non le bacche di goji. Queste ultime contengono un'altra sostanza con proprietà antiossidanti: l’antocianina, pigmento che dà il colore rosso a molti frutti di bosco e alle arance rosse. Gli effetti antiossidanti si ottengono, dunque, non solo consumando bacche di goji, ma anche comuni frutti di bosco ( mirtillo, more, gelsi, ecc.) e le gustosissime e molto apprezzate arance rosse di Sicilia. L’unica cosa a vantaggio delle bacche di goji potrebbe essere il metodo di coltivazione: in Tibet, probabilmente, non vengono usati i concimi e i diserbanti chimici impiegati nei prodotti occidentali. La nostra, però, è solo un’ipotesi, ma se fosse vera si potrebbero coltivare in casa propria prugne, arance e more, magari con i metodi di coltivazione biologica. Le bacche di goji, dunque, fanno bene come qualsiasi alimento, ma non per questo debbono possedere proprietà o virtù miracolose.

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Quando non consumarle

bacche goji Le bacche di goji garantiscono un buon apporto nutrizionale con una dose giornaliera di 15 grammi. Questa dose di riferisce a una persona adulta e in perfette condizioni di salute. Questi frutti, inoltre, contengono un’elevata dose di selenio, minerale importante per l’organismo umano e spesso carente, che, però, se assunto in eccesso, può causare problemi di fertilità femminile. Le bacche di goji e tutti i rimedi a base di questi frutti non vanno dunque consumati se si sta programmando una gravidanza o se si è già incinte. L’assunzione dei frutti di goji è sconsigliata anche durante l’allattamento, non per problemi particolari, ma perché, in questa fase, la donna deve essere attentamente seguita e attenzionata solo dal medico. L’assunzione dei frutti di goji è sconsigliata anche in caso di patologie croniche e della contestuale assunzione di farmaci. Uno studio avrebbe confermato che le bacche di goji sono in grado di potenziare l’effetto dei farmaci anticoagulanti. Devono, dunque, evitare la bacche, i pazienti in terapia con anticoagulanti e con farmaci per l’ipertensione. Le bacche, infatti, hanno la capacità di abbassare anche la pressione sanguigna e potrebbero ulteriormente potenziare l’effetto dei farmaci. Le bacche di goji vano evitate anche in caso di altre patologie croniche e se si assumono medicinali. In questi casi, qualsiasi assunzione di bacche contestualmente ai farmaci va valutata e prescritta solo dal medico.


Le bacche di goji anticancro

bacche di goji Alle bacche di goji viene anche attribuita la “miracolosa” virtù di combattere e prevenire il cancro. Della suddetta affermazione, si può prendere per buona solo quella sulla prevenzione, mentre quella sulla cura va non solo presa con le pinze, ma addirittura allontanata. Esistono degli studi su topi di laboratorio, secondo i quali le sostanze contenute nelle bacche di goji avrebbero la capacità di attivare i linfociti T , ovvero quelle cellule in grado di combattere e distruggere i tumori. La reazione delle bacche di goji è simile a molte altre piante con proprietà antiossidanti: ricordate l’aloe? Anche questa pianta viene considerata un buon alleato contro il cancro. Questo terribile male, fortunatamente ormai sempre più curabile, si può prevenire con una sala alimentazione che preveda il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti. Il cancro, dunque, non si combatte o cura con le piante, semmai lo si previene. Le bacche di goji, per le loro proprietà ( simili ad altri frutti), possono essere un buon coadiuvante nella prevenzione dei tumori. Ma per favore, non consideriamole una cura: faremmo del male non solo alla bontà di questi frutti, ma anche a tante persone malate che sperano e meritano di guarire con terapie serie e mirate.




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