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Il Litchi, frutto tropicale, richiede estati calde ed umide ed inverni piuttosto asciutti. Nel nostro Paese è possibile coltivarlo all'aperto solo nel Meridione (vi sono delle coltivazioni in Sicilia e Calabria) ma non ha una facile fruttificazione. L'albero ama i luoghi soleggiati, con temperature di 20-25°C, ma gli esemplari giovani, fino ai 2 anni di vita, è preferibile che siano riparati dal sole estivo ed anche dai forti venti. Gli esemplari adulti riescono a sopportare il freddo intenso, anche se per breve tempo. La fioritura e la fruttificazione sono stimolate da una fase di riposo, durante l'inverno, con una temperatura tra 0 e 13°C. L'irrigazione, in estate, deve essere abbondante e regolare, senza lasciare il terreno troppo umido. La pianta necessita di forte umidità, che riesce ad assorbire dall'aria, altrimenti può perdere le foglie ed i frutti. In inverno l'irrigazione sarà sospesa o molto ridotta.
La pianta ha bisogno di un terreno sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato. Nelle zone tropicali l'albero cresce in terreni argillosi o anche limacciosi. Nelle regioni subtropicali il Litchi preferisce un terreno sabbioso e drenante. Comunque la pianta è in grado di adattarsi a vari tipi di suolo. La concimazione si comincia ad effettuare ad un anno dall'impianto, con letame maturo o pollina. A partire dalla primavera e continuando poi ogni 3 mesi, per le giovani piante si utilizzano dei fertilizzanti chimici a base di fosforo e potassio. L'albero adulto, invece, ha maggiore bisogno di azoto per favorire la fruttificazione. Sono importanti anche microelementi come boro e zinco. La pianta subisce l'attacco di acari ed afidi, che rovinano le foglie compromettendo il raccolto, e larve di insetti che scavano gallerie nei rami. L'albero è meno soggetto ad attacchi fungini.
Il Litchi ha bisogno di una potatura di formazione nei primi anni di vita. Occorre tenere ben pulita la base dell'albero e realizzare una struttura a chioma espansa o a cono aperto. In età adulta sarà sufficiente un lavoro di rimozione dei rami danneggiati, morti e che si sviluppano in versi sbagliati. Terminata la raccolta è bene ridurre del 30% la lunghezza dei rami, per stimolarne la ricrescita e la fioritura. A partire dal 15° anno di vita, se la pianta diventa meno produttiva, è utile una drastica potatura di rinnovamento tagliando i rami vecchi. La riproduzione più diffusa avviene per margotta, incidendo un ramo di 2 cm di spessore. La parte va tenuta all'aria per alcuni giorni e dopo la si avvolge in un telo di plastica contenente sfagno e torba umida. Circa due mesi dopo la parte emette delle radici, può quindi essere staccata dalla pianta e trapiantata in un luogo ombreggiato. Cinque anni più tardi potrà cominciare la produzione.
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