I piccoli frutti di pistacchio, proprio a causa delle dimensioni, vengono consumati in quantità variabili anche a seconda delle necessità del consumatore stesso. Recenti studi hanno rivelato come i pistacchi siano effettivamente calorici e ricchi di grassi, ma anche come questi grassi siano insaturi, e dunque utili per combattere disturbi legati all'età come il colesterolo e difficoltà cardiache. I pistacchi possono inoltre essere efficaci nella prevenzione del cancro e lenire i disturbi legati agli attacchi asmatici. Anche infezioni batteriche e fungine possono essere ridotte dal consumo di pistacchi o di prodotti realizzati con i principi attivi di questi utili, nonché gustosi, frutti. Il consumo di pistacchi risulta particolarmente indicato, proprio per le elevate proprietà nutritive, anche per quanto riguarda bambini o sportivi, che conducono una vita dinamica e dunque che presentano un alto fabbisogno energetico.
Difficilmente il pistacchio può venire coltivato in modalità privata, poiché la coltivazione richiede non soltanto un clima adatto che difficilmente si riscontra in Italia (le coltivazioni su larga scala, non a caso, avvengono principalmente in Sicilia), ma anche perchè i processi sono lunghi e la pianta richiede notevole cura ed attenzione per crescere ed arrivare alla produzione dei tanto agognati frutti. Per la produzione di frutti, infatti, non è sufficiente una sola pianta, dal momento che solo la femmina produce i pistacchi e necessita di una pianta maschia per fruttificare. L'innesto viene solitamente effettuato nel mese di maggio, con una operazione a scudetto simile a quella utilizzata anche per gli aranci, provvedendo a staccare da una pianta già cresciuta una gemma con parte di corteccia per poi applicarla sul legno del selvatico tramite incisione della sua corteccia. A questo punto si stringe con del salice, che verrà poi rimosso dopo qualche giorno. Si vede dunque perchè la diffusione del pistacchio è decisamente limitata, soprattutto per quanto riguarda la coltivazione ad uso privato, nonostante le piante, nodose e dall'ampio sviluppo a raggio, siano di affascinante aspetto ed altamente decorative. Anche le fasi di raccolta sono particolarmente impegnative: una volta giunti a maturazione, i pistacchi devono essere raccolti a mano, anche perchè le piante crescono solitamente su terreni aridi e pietrosi che renderebbero comunque difficile il passaggio con apposite macchine o strumenti. La pianta di pistacchio fruttifica ogni due anni; ciò, unitamente al duro lavoro richiesto dalla coltivazione e raccolta, contribuisce a rendere i frutti particolarmente pregiati e talvolta anche costosi.
I pistacchi vengono solitamente consumati sotto forma di prodotti culinari, come alimento a sé stante, oppure come base per più elaborate ricette, arrivando fino al diffusissimo gelato. Ma prima che i pistacchi possano arrivare nelle tavole sono necessari particolari processi lavorativi che richiedono tempi e dedizione. Dopo la raccolta del frutto, si può passare alla lavorazione meccanica per sfregamento, in seguito alla quale i pistacchi vengono lasciati a riposare al sole per circa cinque o sei giorni. Anche la pelatura è un'operazione delicata, che avviene tramite una breve esposizione del frutto al vapore o ad alta pressione. Il passaggio successivo è ancora una volta meccanico e permette di eliminare la pellicola non più aderente. A questo punto i pistacchi vengono inseriti in un circuito di essicazione, terminato il quale si può finalmente provvedere al loro confezionamento e alla messa in vendita sul mercato.
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