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Per quanto riguarda l’esposizione, l’assenzio è una pianta perenne decidua, quindi perde tutta la parte aerea nel corso della stagione invernale; viene coltivata in tutto il territorio italiano ed è particolarmente resistente nei confronti del freddo e delle gelate tardive.
Si tratta di una pianta che si sviluppa molto bene quando viene collocata all’interno di luoghi particolarmente soleggiati: il consiglio è, quindi, quello di evitare le zone ombrose o i luoghi troppo umidi.La pianta di assenzio non ha bisogno di un’annaffiatura regolare, anche se è particolarmente gradita un’annaffiatura leggera e saltuaria nel corso del periodo estivo, soprattutto nei momenti più siccitosi.La coltivazione dell’assenzio deve verificarsi all’interno di un terreno soffice ed estremamente drenato: il consiglio è quello di sfruttare un substrato composto da terriccio universale, che si può mescolare con sabbia e pietra pomice.Nonostante ciò, in natura la pianta di assenzio è solita svilupparsi in terreni asciutti ed estremamente sassosi, anche se poco ricchi.La moltiplicazione avviene nel corso della stagione autunnale per divisione dei rizomi; il consiglio è quello di praticare le porzioni di rizoma conservando diverse radici sviluppate per ogni porzione che si è provveduto a praticare.La pianta di assenzio presenta al suo interno diversi principi attivi, tra cui olio essenziale, absintina, resine, tannino, acidi e nitrati, flavonoidi, sostanze amare, alfa e beta cariofillene, tuioli ed altri ancora.
L’olio essenziale dell’assenzio si caratterizza per contenere una buona quantità di azuleni, che riescono a svolgere un’azione prettamente antinfiammatoria ed antipiretica; in ogni caso, la sostanza amara prevalente è l’absintina, ma è altrettanto risaputo che questa pianta contiene davvero un gran numero di elementi.La pianta di assenzio è una pianta che presenta una particolare proprietà amaro-tonica, dovuta essenzialmente ad un principio amaro di nome absintina e all’olio essenziale.Sembra che la pianta di assenzio sia in grado di incrementare la resistenza dell’organismo, come ad esempio nei confronti dell’influenza e si dice che abbia un effetto tonificante negli stati postinfluenzali e postinfettivi.Le sostanze amare erano impiegate in tutti qui casi di inappetenza e nelle digestioni particolarmente lunghe, ma anche per debolezza di stomaco e vermi intestinali.
In passato era consigliato l’uso di assenzio per cercare di trovare maggiore forza e vigore in seguito ad una malattia particolarmente grave o prolungata, o anche dopo un intervento chirurgico.La tisana di assenzio risulta molto utile in tutti quei casi si ha la necessità di alleviare i sintomi di irritazione di stomaco nella gastrite, per fare in modo di rinvigorire gli organi dell’apparato digerente.Nel momento in cui viene sfruttato come aperitivo o digestivo, l’assenzio si può utilizzare anche in infuso o in tintura, risultando piuttosto utile anche per la cura delle dispepsie.La droga dell’assenzio ha delle attività amaro-toniche, per via della presenza di una buona quantità di absintina, che riesce ad agire svolgendo un’azione eccitante sulle terminazioni nervose della mucosa orale e facendo anche in modo di stimolare per via riflessa la secrezione dei succhi gastrici.L’essenza di assenzio si caratterizza, invece, per svolgere un’ottima azione eupeptica a livello della mucosa gastrica: per questa ragione va somministrato almeno trenta minuti prima di ogni pasto ed è consigliato a tutte quelle persone che soffre di anemia o sono convalescenti dopo aver superato delle malattie debilitanti.Tra le principali controindicazioni nell’utilizzo di assenzio è importante sottolineare quella di non eccederne nel suo uso, di non assumere la tintura per diverse settimane consecutive senza aver, in precedenza, consultato un erborista o il proprio medico curante.
Inoltre, l’assenzio non deve mai essere assunto nei periodi di gravidanza e di allattamento, così come non deve essere somministrato ai bambini.E’ importante evidenziare anche come non si debba utilizzare l’olio essenziale puro, dato che una volta che viene assunto a lungo e con dosi elevate è un veleno, rappresentando anche un’assuefazione del tutto pericolosa per la salute del corpo umano, visto che è in grado di provocare alterazioni del sistema nervoso centrale.Inoltre, l’assenzio deve essere evitato da quei soggetti biliosi, da chi soffre di irritazioni gastrointestinali, mentre il suo liquore è vietato in un gran numero di paesi.
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