La parte dello spinacio che viene usata sia per scopi culinari che per quelli erboristici è la foglia. Da secoli, alle foglie dello spinacio si attribuiscono proprietà antianemiche ed energizzanti per via del ricco contenuto di ferro, circa 3 grammi ogni 100 di prodotto, che, però, a causa dell’acido ossalico si disperde non raggiungendo quello di altri alimenti, come la carne. O meglio, per assumere la quantità di ferro di una bistecca, bisognerebbe mangiare almeno un chilo di spinaci. Ma gli effetti benefici degli spinaci, per quanto riguarda il ferro, sono legati ad altre sostanze contenute nella pianta che ne facilitano l’assimilazione da parte dell’intestino. Il ferro contenuto nello spinacio e nei prodotti e rimedi fitoterapici a base di questo ortaggio, viene assimilato meglio del ferro medicinale che invece può provocare effetti collaterali a livello di stomaco ed intestino. Lo spinacio contiene anche carotenoidi che sono i precursori della vitamina A. Questa vitamina permette la sintesi della rodopsina che migliora la visione notturna. Lo spinacio si rivela molto utile per la salute degli occhi e per la vista, perché contiene la luteina, sostanza che rinforza la retina, grazie al suo potere antiossidante e anti radicali liberi. Essendo un ortaggio a foglia verde contiene anche molto acido folico utile per prevenire gravi malattie dell’embrione, come la spina bifida. Lo spinacio favorisce anche lo sviluppo osseo, perché la vitamina A in esso contenuta, permette una maggiore assimilazione del ferro che a sua volta potenzia il metabolismo del calcio fondamentale per rinforzare e proteggere le ossa. Ma su questo punto bisogna evidenziare uno svantaggio provocato sempre dall’acido ossalico, che contrasta l’assorbimento di calcio. Per questo motivo gli spinaci sono controindicati per chi soffre di calcoli renali e per chi deve guarire da una frattura ossea. Gli ossalati sono nocivi anche per coloro che soffrono di reumatismi. Lo spinacio contiene anche potassio e fibre che aiutano a regolare le funzioni intestinali. Altri principi attivi della pianta sono: clorofilla, sali minerali, vitamine C, B1, B2 e Pp, fosforo, magnesio, glucidi. Questo ortaggio è indicato per gli anemici e per chi soffre di rachitismo.
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Per ottenere il massimo dallo spinacio bisogna consumarlo facendo attenzione a non disperdere le sue preziose sostanze. La cottura, infatti, riduce notevolmente la quantità di vitamine e minerali della pianta. Per questo si consiglia di consumare gli spinaci crudi o cotti in poca acqua bollente. Per assimilare meglio il ferro contenuto nella foglia, si consiglia di aggiungere qualche goccia di limone. Gli spinaci si usano anche per fare dei cataplasmi da applicare sull’addome in caso di stitichezza e di disturbi digestivi. I cataplasmi si ottengono miscelando le foglie crude con l’olio di oliva.
Lo spinacio si trova nei negozi di prodotti biologici e nelle drogherie, dove si vende a confezioni da un chilo. I migliori effetti si hanno se viene consumato fresco. Gli spinaci si possono facilmente trovare anche nei mercatini di frutta e verdura. In erboristeria, ma anche in drogheria, lo spinacio viene venduto in polvere, sempre in confezione da un chilo e costa poco meno di due euro. Le confezioni da un chilo di foglia surgelata hanno prezzi variabili in base al produttore.
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