Il giardino verticale occupa lo spazio interno o esterno di un edificio. Di solito si tratta di uno spazio composto da una o più pareti interne ed esterne, che vengono ricoperte da diverse specie di piante non solo per finalità estetiche, ma anche per motivi pratici o ambientali, come l’assenza di uno spazio adatto a realizzare un giardino classico e la necessità di migliorare l’impatto ambientale di un edificio urbano. Il giardino verticale viene di solito realizzato da esperti architetti che collocano piante a parete sulla base delle indicazioni del cliente e delle condizioni climatiche dell’edificio. La corretta sopravvivenza delle piante del giardino verticale deve essere garantita da corretti sistemi di aerazione e di drenaggio che possono essere realizzati soltanto attraverso l’attenta supervisione di un esperto. Un giardino verticale con piante può pesare mediamente 50 kg per ogni metro quadro.
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Il giardino verticale permette di avere un giardino in casa anche se non si dispone dello spazio esterno necessario alla messa a dimora di piante sul terreno. Le piante da collocare sulla parete devono essere adatte alla condizione climatica dell’area interna o esterna e non devono avere eccessive esigenze di coltivazione. Solo così si potrà ottenere un giardino verticale sano e dalla facile manutenzione. Le piante solitamente usate nei giardini verticali sono delle graminacee sempreverdi, felci, edere, rampicanti e specie tappezzanti di piccole dimensioni. Per giardini verticali decorativi si possono usare anche piante a fiore o a foglie screziate, da scegliere in base alla condizione climatica dell’edificio. Le specie a fiore devono essere collocate in modo da poter essere spostate nei cambi di stagione. Completa il tutto, l’allestimento di un apposito impianto di irrigazione.
I giardini verticali su pareti esterne hanno il vantaggio di ridurre i consumi energetici dell’edificio perché evitano il surriscaldamento delle pareti abbassando la temperatura estiva interna anche di 15 gradi. Si tratta di soluzioni verdi che non richiedono eccessiva manutenzione e che assorbono anche le particelle inquinanti emesse dai gas di scarico delle auto. Un giardino verticale si può realizzare anche in casa, sfruttando un angolo di una parete interna. Su questo spazio si collocano dei pannelli di piccole dimensioni, circa un metro quadro, su cui collocare dei vasi con classiche piante da orto, come le specie aromatiche. Le piante vanno irrigate quando è necessario e poste in zone abbastanza luminose. In commercio esistono anche pannelli formati da sacche riempite con terriccio per piante, da collocare a parete e dove mettere a dimora le piante desiderate. Queste realizzazioni si chiamano “quadri vegetali”. Le soluzioni per interno realizzate dagli architetti comprendono quadri vegetali con specie preimpiantate e precoltivate, a cui vengono abbinati un impianto di irrigazione autonomo e della luce artificiale. Tutti i giardini verticali, sia interni che esterni, vengono collocati su spessori di supporto che mantengono la parete ben areata garantendo anche un buon isolamento termico ed acustico.
Il costo di un giardino verticale varia in base alla sua superficie, al tipo di piante utilizzate e alla modalità di realizzazione. Un piccolo quadro verticale, realizzato con pannelli contenenti vasi con piante, costa pochissime centinaia di euro. Una grande parete esterna realizzata con l’ausilio di uno studio di architettura può avere costi più elevati che si aggirano intorno ai 350 euro al metro quadro. Prima di commissionare la realizzazione del giardino verticale bisogna, dunque, valutare attentamente le proprie disponibilità di budget e il rapporto costi benefici dell’opera da realizzare. In termini pratici, la spesa di un giardino verticale viene, nel tempo, ampiamente compensata dal risparmio della bolletta energetica.
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