Gli orti verticali sono degli spazi verdi che non poggiano orizzontalmente sulla superficie del giardino o del terrazzo, ma nelle parti “verticali” del balcone e della finestra. Vengono chiamati così perché composti da una sequenza di vasi e fioriere che vengono collocate su punti rialzati del balcone, rimanendovi perennemente sospesi. All’interno dei contenitori si possono coltivare piante a fiore, ma anche ortaggi. Questi orti si possono considerare come dei giardini pensili in miniatura: non toccano la superficie orizzontale delle case, ma solo quelle verticali. Il risultato estetico di questi orti è notevole, con il vantaggio di poter avere sempre a portata di mano degli ortaggi biologici e delle piante in grado di soddisfare abilmente la voglia di verde e di natura di coloro che vivono nelle piccole case di città.
Chicreat, sedia pieghevole, regolabile 8 posizioni, colore grigio, alluminio Prezzo: in offerta su Amazon a: 42,26€ |
Un orto verticale si può costruire con la classica tecnica del fai da te, magari attingendo ad idee che altri hanno già avuto prima di noi. Negli Stati Uniti, noti architetti hanno realizzato orti verticali con il pallet e con le bottiglie di plastica. Un orto verticale si può costruire anche fissando delle fioriere su travetti di legno. Gli orti verticali con il pallet sono un’idea dell’esperto di giardinaggio Fern Richardson, che ha realizzato dei magnifici orti verticali usando delle pedane di legno o bancali, ovvero i pallet. Le pedane in legno vengono utilizzate per il trasporto di merci. Esaurita la loro funzione, questi sostegni vengono eliminati dal servizio raccolta rifiuti. L’idea del giardiniere americano è stata quella di recuperane alcuni proprio dai cassonetti dei rifiuti. Naturalmente le pedane riciclate devono essere in buone condizioni. La seconda idea dell’orto verticale si chiama “Windowfarm” letteralmente “fattoria da finestra” ed è stata realizzata, nel 2009, da Britta Riley e Rebecca Bray, che si sono servite di alcune bottiglie di plastica. La terza idea è tutta italiana ( ci voleva) ed è stata realizzata dall’appassionato di ecosostenibilità Stefano Spillare.
L’orto con il pallet si costruisce ricoprendo la parte inferiore del bancale, di un tessuto che viene pinzettato ai bordi. Il tessuto deve essere abbastanza resistente: si può provare con materiali plastici o con teli molto spessi. Gli spazi della pedana vanno riempiti di terriccio che non si disperderà alla base grazie alla copertura con il telo. Quest’ultimo deve comunque consentire una buona traspirazione e il drenaggio dell’acqua. La pedana va posizionata sul balcone e sul terrazzo e riempiendo gli spazi con le piantine desiderate. Questo non è un vero e proprio orto verticale perché poggia sulla superficie del balcone, ma viene annoverato in questa categoria per le sue dimensioni estremamente ridotte. La “windowfarm” si costruisce usando dei comuni tubi in plastica che si dipartono da una finestra e che scorrono dentro bottiglie, sempre in plastica, forate alla base e comunicanti con dei contenitori riempiti con terriccio e piante. In tal modo si crea una sorta di percorso verde che fornirà acqua a tutte le piante dei contenitori. L’idea italiana è, invece, meno complicata di quelle statunitensi e permette di realizzare un bell’orto verticale usando dei travetti in legno e delle fioriere sempre in legno. I travetti e le fioriere in legno si acquistano in un brico center. A lati di ogni fioriera vanno praticati due fori: la distanza tra un foro e l’altro deve essere non superiore alla larghezza dei travetti. Dopo aver praticato i fori, le fioriere si fissano al travetto con delle viti autofilettanti: si procede a fissare due fioriere all’estremità del travetto e una terza al centro. Dopo aver sistemato i contenitori, si fissa il secondo travetto al lato delle fioriere. La struttura si potrà fissare al muro con delle staffe, dopodichè sarà pronta per essere riempita con il terriccio e con le piantine da coltivare.
Chi ha difficoltà con il fai da te può acquistare anche l’orto verticale in kit. Si tratta di contenitori in plastica impilabili e dotati di spazi per terriccio e piante. Vengono venduti in diversi colori e dimensioni e si collocano facilmente sulla ringhiera o sulla parete del balcone. Il loro costo si aggira intorno ai 50 euro e comprende tre moduli, 18 clip di fissaggio sulla superficie verticale e una base. La spesa è irrisoria, ma chi ama la creatività troverà maggiore soddisfazione e divertimento nel realizzare un orto verticale con le proprie mani.
COMMENTI SULL' ARTICOLO