Orchidea

Come e quando annaffiare un'Orchidea

Al fine di comprendere meglio le esigenze di una pianta, è necessario capire il suo ambiente di provenienza. Le Orchidee sono delle piante originarie delle regioni tropicali, zone in cui le uniche stagioni sono quella secca e quella delle pioggie. Durante il periodo di risveglio della pianta, quello cioè dove notiamo la crescita di piccoli germogli, l'Orchidea va mantenuta piuttosto asciutta per evitare la marcescenza dei germogli. Successivamente, quando le radici si saranno formate di nuovo, si possono riprendere le irrigazioni con una frequenza maggiore sino a quando lo pseudobulbo non risulterà bello turgido. A quel punto, le bagnature vanno diminuite ancora una volta e progressivamente fino a quando la pianta non rientrerà in riposo vegetativo. Inoltre, per creare un buon microclima attorno alla pianta, sarebbe bene spruzzare un po' d'acqua attorno all'Orchidea.
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Come coltivare e prendersi cura di un'Orchidea

Orchidea bianca L'Orchidea è una pianta dai caratteristici petali delicati. Tuttavia, nonostante la delicatezza di questi petali, la pianta si prensenta più facile da accudire di quello che si pensa. La prima cosa da fare, è considerare il tipo specifico di Orchidea che si possiede e fornirla del substrato più adatto. Molte orchidee sono infatti epifite e hanno bisogno di substrati molto diversi da quelle terrestri. Le orchidee terrestri hanno bisogno di un terriccio formato prevalentemente da torba umida, sabbia tagliente. Quelle epifite invece necessitano di un terriccio costituito da sfagno, corteccia, vermiculite e torba umida in parti uguali. Un buon consiglio per la corretta e sana vita delle Orchidee è il rinvaso. Questa pianta ha bisogno di un rinvaso specialmente in primavera. Inoltre, le Orchidee tendono a preferire dei vasi di piccole dimensioni.

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Come e quando concimare l'Orchidea

Orchidee fiori Di base, il concime adatto ad un'Orchidea è quel concime che riporta la sigla NPK (N cioè Azoto, P ovvero Fosforo e K dunque Potassio). Questi concimi possono contenere diverse percentuali delle varie sostanze chimiche e per ogni periodo del ciclo vitale dell'Orchidea troviamo la giusta concetrazione. Ad esempio, se bisogna preparare la pianta per la fioritura, bisogna prediligere concimi ad alte percentuali di Fosforo e contenenti meno Potassio. Per il resto dell'anno invece, il concime migliore da utilizzare è quello piuttosto bilanciato e che dunque contiente questi tre elementi in proporzioni uguali. Il concime può essere in polvere o liquido. Nel caso di concime in polvere, questo va sciolto in acqua in proporzioni di 1 gr di concime per litro d'acqua. E' importante prima bagnare le radici della pianta con sola acqua e solo dopo applicare il concime sull'Orchidea.


Possibili malattie e imprevisti per un'Orchidea

Orchidea verde La gravità delle malattie che un'Orchidea può contrarre è estremamente variabile e dipende strettamente dal tipo di coltivazione della pianta. Tra le malattie non parassitarie è possibile che l'Orchidea manifesti una caduta delle foglie, generalmente causata da un eccesso idrico. Arresto della crescita o caduta dei fiori a causa di una scarsa irrigazione. Foglie poco turgide e poco lucide per una scarsa umidità ambientale. Tra le malattie causate da insetti o acari ricordiamo: la presenza di macchie brune a causa della presenza di cocciniglia. E' difficile eliminare la cocciniglia una volta per tutte, ma il rimedio consigliato è passare un batuffolo di cotone imbevuto di alcol sulla pianta. Tra le malattie causate da funghi invece, le Orchidee possono subire un attacco che causa il marciume nero delle foglie o delle radici e quando questa malattia arriva agli pesudobulbi o alle radici, può causare la morte dell'Orchidea nell'arco di due settimane.



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