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Il Cymbidium non è una pianta particolarmente difficile da coltivare. Anzi, quest'operazione può essere effettuata anche da chi ha da poco scoperto di avere il pollice verde. Il Cymbidium si caratterizza per un'incredibile adattabilità. Il terreno che lo ospita deve essere composto, preferibilmente, da terriccio, osmunda e sfagno in rapporto 1:2:1, con l'aggiunta di un po' di carbone con finalità disinfettante. Il substrato è preferibile se acido e con un buon drenaggio. Il rinvaso della pianta si effettua ogni 2 anni ma mai in concomitanza con la fioritura. Il momento ideale è quello in cui le radici fuoriescono dal vaso. Bisogna dapprima disinfettare le radici con lo zolfo e, quindi, rinvasare ponendo il luogo ben ombreggiato ed evitando le annaffiature per 1 mese. La moltiplicazione del Cymbidium avviene per divisione del bulbo in vari pseudobulbi.
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Concimare nella maniera corretta il Cymbidium equivale ad avere la certezza che la propria pianta cresca sana e rigogliosa. Non a caso questa pianta è esigentissima sotto il profilo della concimazione. Il periodo maggiormente indicato per quest'operazione corrisponde con la fine dell'inverno. In questo momento è indispensabile l'utilizzo di un buon fertilizzante liquido da diluire nell'acqua utilizzata per le annaffiature e con elevate concentrazioni di potassio, al fine di spingere quanto più possibile la pianta verso un'ottima fioritura. Dopo l'appassimento dei fiori, ad essere stimolata deve essere la crescita sotto il profilo vegetativo, motivo per il quale si predilige un fertilizzante ricco in azoto. Nella stagione autunnale, occorre provvedere a una diminuzione dell'azoto in favore di potassio e fosforo.
Per la crescita e la fioritura corretta del Cymbidium è assolutamente necessario che la pianta sia collocata nella maniera corretta. L'esposizione ideale è in luoghi non troppo caldi in cui le temperature estive non siano eccessivamente calde (sempre e comunque sotto i 30°C). Le stagioni invernali, invece, devono essere fresche. Il Cymbidium sopporta in maniera abbastanza tranquilla le temperature fredde che, però, non dovrebbero mai scendere al di sotto dei -2°C. Durante la stagione invernale è meglio ricoverare il Cymbidium in un luogo protetto. Gli sbalzi termici sono temutissimi e da evitare. Buona deve essere la luminosità e l'aerazione. La cosiddetta "cocciniglia" è il parassita che più frequentemente colpisce il Cymbidium, rallentandone la crescita. E' necessario l'utilizzo di un apposito antiparassitario per debellare con successo il problema.
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