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Per una buona riuscita della coltivazione dovremo scegliere prima di tutto un bulbo di ottima qualità. Potremo acquistarlo presso un negozio specializzato e, visto che si tratta di una coltivazione particolare, è meglio rivolgersi ad un vivaista di fiducia. I bulbi, della dimensione di almeno 3cm, vanno piantati al termine della stagione estiva, a cavallo tra il mese di Agosto e Settembre. Le prime cure sono fondamentali per la riuscita della coltivazione e consistono nel mantenere la terra bagnata senza esagerare. Lo zafferano può essere coltivato con successo all'interno dei vasi, scegliendo quelli di dimensioni di almeno 40cm di diametro e andando a mettere più esemplari nello stesso vaso. Per facilitare il drenaggio andremo a mettere, nella parte inferiore del contenitore, delle palline di argilla espansa.
Per coltivare zafferano è sufficiente scegliere un terreno leggero. Nella coltivazione in vaso possiamo acquistare semplicemente del terriccio universale e, eventualmente, arricchirlo con del concime granulare specifico. Per quanto riguarda la coltivazione in pieno campo, invece, il terreno va preparato con cura, cercando di renderlo più soffice possibile, per consentire ai bulbi il corretto sviluppo. Terreni troppo umidi e fangosi non vanno bene per coltivare le piante di zafferano. La vangatura e l'aratura vanno fatte in profondità, con un intervento di almeno 40cm. Prima di iniziare la coltivazione andremo a distribuire in modo uniforme, aiutandoci anche con un rastrello, del letame maturo o del compost casalingo ben decomposto. I bulbi verranno messi successivamente a dimora solo quando la terra avrà assorbito la concimazione.
La pianta di zafferano può essere coltivata in diverse situazioni climatiche. Si tratta di una pianta molto resistente, che resiste sia agli inverni freddi con temperature che vanno sotto lo zero che estati calde, con temperature di oltre 35°C. Si può coltivare zafferano in pianura e anche in collina oltre i 500m di altitudine. La condizione più importante è che le stagioni non siano caratterizzate da estrema piovosità. La pianta di zafferano potrebbe essere attaccata da patologie fungine e parassiti ma in genere si tratta di situazioni risolvibili evitando annaffiature inutili e garantendo il giusto drenaggio al terreno. La parte commestibile dello zafferano, quella che utilizzeremo in cucina, sono i 3 stimmi che troviamo all'interno del fiore. È fondamentale prelevarli appena il fiore si apre, dal momento che appassisce molto rapidamente.
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