GRÜNTEK Forbici e Cesoie da Potatura. Taglio Bypass, Antiaderenti. Cesoia da Giardino Universale (Lama 48 mm) Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,99€ (Risparmi 5€) |
La siepe fiorita è composta essenzialmente da piante a fiore. Queste possono essere sempreverdi, rampicanti o a foglia caduca. La scelta della siepe fiorita ricade quasi sempre nei gusti personali di chi sceglie o nella particolare struttura del giardino o della casa. Le siepi con i fiori regalano, infatti, barriere naturali ricche di boccioli e di colori, specie in epoca primaverile o estiva. Queste siepi possono servire anche a schermare e proteggere zone del giardino abitualmente frequentate nei mesi estivi. Durante quei mesi, i fiori della siepe regaleranno colori e profumi in grado di mettere a proprio agio gli ospiti e di sottrarre perfettamente il giardino agli sguardi esterni. La siepe fiorita, specie se è composta da piante a foglia caduca, tende a divenire spoglia in inverno, va pertanto usata solo in luoghi abitati nella bella stagione. Per spazi esterni frequentati tutto l’anno, si può optare per siepi sempreverdi con specie fiorite o che producono bacche colorate. Queste siepi hanno il vantaggio di mantenere un fogliame denso e compatto durante l’inverno e di colorarsi con fiori e bacche durante la primavera e l’estate. La siepe fiorita richiede, in genere, cure maggiori rispetto alla sempreverde, ma non è sempre detto: esistono specie fiorite facili da coltivare e resistenti alle avversità. Le siepi fiorite devono però essere potate con maggiore cura rispetto alle sempreverdi, perché in caso contrario si rischia di asportare pure i rami che dovranno produrre fiori nella stagione successiva.
La scelta delle piante per siepi fiorite è molto vasta e può comprendere piante a foglia caduca, sempreverdi e rampicanti. Tra le piante per siepi fiorite a foglia caduca ricordiamo la forsizia, il lillà, l’albero delle farfalle, il cotogno giapponese, l’ibisco, la deutzia, l’ amelanchier, la spirea, il raphiolepis e il fiore dell’angelo. Si tratta di specie facili da coltivare e molto resistenti. Alcune, come l’ibisco, regalano delle stupende fioriture che durano per tutta l’estate. Per creare una piccola siepe fiorita bassa, si possono usare le abelie, la weigelia, la kolkwitzia e le rose. Le siepi fiorite si possono creare anche con specie sempreverdi in grado di regalare delle fioriture intense e molto colorate. Tra queste ricordiamo il noto pyracanta, la mahonia e l’oleandro. Nelle zone più fresche del giardino si possono creare siepi di camelia e rododendro; mentre nelle aree più calde e temperate si possono usare specie come leptospermum, callistemon e grevillee. Queste ultime temono il freddo e il gelo e non sono adatte alla creazione di siepi nelle regioni troppo umide e fredde. Le siepi rampicanti sono composte da specie fiorite in grado di “tappezzare” e schermare piccole aree esterne, come terrazze e balconi. Tra queste ricordiamo il gelsomino bianco, in grado di regalare una folta fioritura estiva, e la boungavillea, adatta alla creazione di siepi nelle zone costiere.
Le siepi fiorite devono essere curate con maggiore attenzione rispetto alle altre. Uno degli interventi da calibrare con prudenza è la potatura. Questa operazione serve a contenere il vigore vegetativo della siepe e a stimolare una nuova fioritura. Spesso, i tagli di potatura, più che stimolare, tendono a bloccare la produzione dei fiori. Il problema si verifica perché solitamente, sia per la fretta che per la scarsa preparazione dei potatori, si tende ad asportare anche le gemme fiorali e i rami che produrranno fiori nella stagione successiva. Per potare correttamente le siepi fiorite, bisogna conoscere esattamente le modalità di fioritura della piante scelte: le piante che fioriscono sul legno vecchio e quelle che producono fiori in autunno, vanno potate dopo la fioritura, mentre quelle che fioriscono sul legno nuovo e che producono fiori a primavera, possono essere potate a fine inverno. In tal modo si otterranno delle fioriture regolari e siepi con una resa ornamentale invidiabile.
COMMENTI SULL' ARTICOLO