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La photinia coltivata in siepe presenta un aspetto fitto e compatto e raggiunge un buon sviluppo in tempi rapidi. Possiede foglie ovali lanceolate, non eccessivamente abbondanti; quando nascono sotto forma di germoglio (all'incirca nel mese di marzo), presentano una bella colorazione rossa (da cui il nome scientifico della pianta e la denominazione di "siepe rossa"), che poi diventa verde scuro quando la foglia cresce. A maggio, la pianta fiorisce cospargendosi di piccoli fiori bianchi raggruppati in sottili rametti, che spiccano sullo sfondo di foglie verdi. In primavera, poi, quando presenta la colorazione rossa, la siepe emerge ancor più all'interno del giardino, con un effetto estetico semplice ma funzionale. Si tratta di una pianta molto resistente, che non ha bisogno di particolari cure e attenzioni, in quanto molto resistente a malattie e parassiti. Tuttavia, a volte si notano sulle foglie piccoli puntini scuri, che possono essere afidi o cocciniglie, parassiti che attaccano le foglie della pianta, rendendole deboli e spente. Sono questi i soli casi in cui si devono utilizzare gli insetticidi e gli antiparassitari.
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La photinia è adatta soprattutto a realizzare siepi semplici, di tipo ornamentale oppure protettive. Per realizzare la siepe rossa, si mettono le piante in delle buche nel terreno precedentemente vangato e zappato con la stessa procedura di quando si lavora un terreno per il prato. Si tolgono, quindi, i detriti e i sassi, concimando il terreno. Le buche devono essere distanti circa 60-80 centimetri tra loro. La pianta non va messa troppo in profondità, per evitare i ristagni d'acqua nelle radici. Il terriccio più adatto è quello drenato, soffice e ricco di sostanze organiche: va benissimo quello normale da giardino con un'aggiunta di sabbia. La photinia da siepe va piantata in primavera e posizionata per metà in ombra (la pianta ha bisogno di almeno qualche ora al giorno di esposizione al sole). In inverno, se le temperature sono troppo rigide, si effettua alla base della siepe una pacciamatura, ricoprendo il tutto con foglie secche, terriccio oppure una corteccia nella zona intorno alle radici. In questo modo, il gelo e la neve non danneggeranno le radici e non le faranno marcire. Tuttavia, va effettuata solo per precauzione.
La photinia, quando è giovane, deve essere innaffiata ogni dieci giorni e quando è adulta può sostenersi anche solo con la pioggia. Solo in estati aride e secche, conviene innaffiare anche la pianta adulta, in quanto la siepe rossa resiste bene al caldo ma non a lunghi periodi di siccità. La potatura viene effettuata in tarda primavera oppure a inizio estate, subito dopo il termine della fioritura; per favorire la nuova comparsa di fogliame rosso la successiva primavera, si tagliano i fiori e i rami appassiti ed i rami troppo lunghi. Se necessario, se si prevedono gelate invernali oppure se sono presenti degli spazi vuoti all’interno della siepe, la potatura deve essere effettuata anche a fine estate. La siepe rossa può essere concimata a fine inverno usando fertilizzante organico o granulare oppure con il compost. Da ricordare che una corretta esposizione al sole protegge la siepe rossa dai rigori invernali. La photinia si moltiplica per talea e si deve tenere a mente che questa deve rimanere in vaso per un periodo di quasi due anni, prima di poter essere trapiantata nel terreno del giardino.
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