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La lavanda è una pianta semiarbustiva originaria del Mediterraneo. Era già conosciuta dagli antichi, che la usavano come repellente per insetti, per profumare gli ambienti e per scacciare le malattie. Alcuni esemplari di lavanda, in realtà ibridi, vengono coltivati anche nelle regioni a nord del Mediterraneo. A parte gli ibridi, in natura esistono più di venticinque varietà di lavanda, non tutte ideali per la creazione di siepi e bordure. La lavanda, infatti, predilige terreni secchi e asciutti, mentre disdegna quelli troppo umidi e fertili: questa specie è una pianta tipica dei paesi Mediterranei. La sua crescita avviene in posizione soleggiata. La stessa sviluppa infiorescenze profumate tra i rametti, tanto da essere definita anche una pianta aromatica. I fiori, labiati e di colore viola chiaro o azzurrino, tengono lontane le formiche, ma attirano le farfalle, specie la cavolaia, dannosa per le coltivazioni di cavoli. La siepe di lavanda dunque non è adatta se vicino alla stessa si coltivano anche ortaggi.
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Come già detto, la siepe di lavanda non è semplice da creare. Affinché la stessa attecchisca, è necessario un terreno secco e soleggiato. Da scartare dunque quello troppo soffice e argilloso e le posizioni all’ombra. Se il terreno argilloso dovesse trovarsi al sole, è consigliabile drenarlo con della sabbia, in modo da permettere la piantagione della siepe. La messa a dimora delle piante di lavanda avviene scavando delle buche a una distanza di circa trenta centimetri l’una dall’altra. Da adulta, la siepe sarà alta circa ottanta centimetri e larga mezzo metro. Si tratta, quindi, di una siepe bassa. Il terreno della messa a dimora va concimato pochissimo, e innaffiato solo se ci si trova nella stagione estiva: troppo concime e troppa acqua potrebbero, infatti, far marcire immediatamente le radici della siepe.
Per le sue caratteristiche, la siepe di lavanda non richiede molte cure, tranne che nella potatura. Questa va effettuata nel primo anno, a fine marzo e aprile, solo se sono presenti nuovi getti, altrimenti la siepe smetterà di produrre fiori. Ogni anno, in estate, invece, si effettua la potatura di mantenimento, in modo da regalare alla siepe una crescita compatta. Questa potatura, da effettuare sulla siepe adulta, consiste nel rimuovere i rametti vecchi e improduttivi. Si consiglia sempre di lasciare qualche ramo per garantire a questi di germogliare e di formare una siepe coprente. La potatura di mantenimento si effettua solo dopo la fioritura, quindi tra luglio ed agosto. Quella del primo anno, invece, detta anche potatura di ritorno, si effettua alla fine delle gelate e quindi tra marzo ed aprile. Il taglio di ritorno, dove si accorciano i rami di un terzo della loro altezza, riguarda solo rami con gemme, per cui, se la siepe di lavanda non presenta rami fertili, è inutile effettuare questa potatura.
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