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Le specie più diffuse di gelsomino, indicate anche per formare siepi fitte e profumate, sono l'officinale, il polyanthum, il nudiflorum e il grandiflorum. La scelta dipende dal clima: solo alcune specie resistono alle basse temperature, mentre dove il clima è mite anche le specie a foglia caduca spesso riescono a mantenere il fogliame per tutto l'anno. L'officinale, detto gelsomino comune, originario dell'Asia, fiorisce da giugno a settembre, resiste al freddo ma dove l'inverno è rigido perde le foglie. Il polyanthum, di origine cinese, non sopporta il freddo, è sempreverde e fiorisce da aprile a giugno. Il nudiflorum, noto come gelsomino d'inverno o di San Giuseppe, anch'esso proveniente dalla Cina, è molto resistente al freddo ma a foglie caduche, la fioritura è invernale e molto decorativa, i fiori, a differenza delle altre specie, sono gialli e senza profumo. Il grandiflorum, proveniente dall'India, è un sempreverde adatto ai climi miti, la cui fioritura va dalla primavera all'inverno inoltrato, i fiori sono bianchi leggermente rosati. Ricordiamo anche il rincospermo o falso gelsomino, dall'aspetto simile al vero gelsomino ma più resistente.
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Il gelsomino ha bisogno di una posizione bel soleggiata e al riparo dalle correnti, e di un terreno ricco di humus e ben drenato, periodicamente nutrito con concime organico. Il clima ideale è quello temperato, ma la capacità di resistere al freddo varia a seconda della specie, alcune infatti sopportano anche il gelo mentre altre ne sono irreparabilmente danneggiate. La messa a dimora andrebbe eseguita in primavera. La riproduzione può avvenire per seme, propaggine ma soprattutto per talea, metodo sicuramente più pratico ed efficace. Le talee si possono ricavare, ad esempio, dai rami sani recisi durante la potatura. La siepe di gelsomino non necessita di frequenti annaffiature, che devono però essere regolari. Occorre procedere solo quando il terreno è asciutto, evitando di bagnare le foglie, e possibilmente non durante le ore calde della giornata. La frequenza delle annaffiature varia in base alla stagione, si va da interventi giornalieri nelle più calde giornate estive, alla quasi totale sospensione in inverno, nel resto dell'anno è sufficiente dare l'acqua 2-3 volte alla settimana.
Il gelsomino è caratterizzato da una crescita vigorosa ed intensa, per questo motivo le siepi vanno potate regolarmente, possibilmente al termine della fioritura. Non solo perché mantengano la forma desiderata ed abbiano un aspetto ben curato, ma anche per favorire la formazione di nuovi getti e la successiva fioritura. Occorre eliminare i rami secchi, quelli più deboli e quelli malati, per evitare che attraverso di essi venga compromessa la salute dell’intera pianta. E’ anche consigliato ricorrere periodicamente alla concimazione, in genere ad inizio inverno e inizio primavera, fornendo concime granulare a lenta cessione; durante la stagione vegetativa, se non si è soddisfatti della fioritura, si può diluire un concime liquido per piante fiorite nell’acqua dell’annaffiatura. La siepe di gelsomino può essere presa di mira da parassiti quali afidi e cocciniglia, in tal caso è necessario intervenire con prodotti specifici. Per difenderla dai funghi, in particolare dalla muffa bianca, è necessario fare molta attenzione a che non viva in condizioni di eccessiva umidità, come spesso accade se viene annaffiata troppo, o se il terreno non è ben drenato.
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