Le rose botaniche si comportano un po’ come le altre rose; preferiscono una posizione ricca di sole e temono i luoghi molto ventosi. Sono molto rustiche e in grado di sopravvivere anche in climi freddi.
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Il terreno ottimale per le rose botaniche deve essere fertile e leggero, meglio se neutro, in caso fosse calcareo non lo deve essere eccessivamente. Se ci trovassimo di fronte ad un terreno povero dovremmo aggiungergli letame maturo. Cosa fondamentale e di vitale importante per queste rose è il drenaggio; queste piante temono i ristagni idrici che potrebbero causare loro molti danni.
La messa a dimora delle rose botaniche si effettua durante la stagione autunnale o verso la fine di quella invernale. Prima di piantare le rose si deve preparare molto bene il terreno attraverso la vangatura e scavata una buca profonda almeno trenta centimetri dentro la quale si introdurranno molto delicatamente le radici. In genere si deve mantenere una distanza di circa cinquanta centimetri tra un impianto e l’altro.
L’operazione di rinvaso si farà alla fine dell’inverno, fornendo alla pianta un vaso di dimensioni maggiori affinché possa sviluppare al meglio il proprio apparato radicale.Anche le rose botaniche necessitano di cospicui apporti di acqua in modo particolare durante le stagioni più calde come primavera ed estate. In autunno ed inverno essi andranno di molto diminuiti.
Concimare le rose botaniche è indispensabile soprattutto durante la fase vegetativa, cioè in primavera ed estate; si collocherà del letame ben maturo alla base della pianta in quanto esso dovrà agire molto lentamente.
Anche le rose botaniche hanno molti metodi di moltiplicazione, quelli maggiormente usati sono: talea, innesto. L’innesto viene praticato in primavera o estate, mentre per le talee si utilizzano quelle piantate durante la fine del periodo estivo. Per ottenere varietà particolarmente resistenti a freddo e siccità, viene utilizzata la rosa canina ottenuta dal seme. (Vedi rubrica “giardino” sezione “rose”).
I fiori delle rose botaniche sono ermafroditi, semplici oppure semidoppi; in genere fioriscono tra la primavera e l’estate. Il loro è quasi sempre bianco oppure rosa molto delicato salvo alcune eccezioni. Nella maggior parte delle varietà presentano una gradevole profumazione.
Le rose, come anche quelle botaniche, vengono attaccate molto spesso da afidi, ragnetto rosso, cocciniglie, bruchi, mal bianco e tanti altri parassiti e malattie. Questi nemici andranno combattuti con insetticidi e fungicidi specifici. (Vedi rubrica “giardino” sezione “rose”).
In commercio, in vivai e negozi specializzati, possiamo trovare tantissimi tipi di rose, anche quelle botaniche e i loro numerosissimi e bellissimi ibridi.
Come abbiamo detto precedentemente, esistono moltissime specie di rose botaniche, di seguito parleremo di quelle più conosciute.
Rosa Canina: è sicuramente la rosa botanica più famosa, diffusa nelle zone a clima temperato dell’Africa settentrionale, isole Canarie e Madera, Asia occidentale e centrale, India ed Europa fino alla Scandinavia. Può raggiungere i due metri di altezza. I fusti presentano spine e le foglie sono a loro volta formate da foglioline più piccole con contorno seghettato. I fiori non sono molto profumati e sbocciano in maggio e giugno. Altre possono essere la rosa damascena, gallica, rugosa ecc.Tra le varie rose botaniche, la rosa canina contiene molta vitamina C ed è usata molto in ambito medicinale, cosmetico, per preparare infusi ecc.
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