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Il papavero da oppio necessita di un'esposizione in zone soleggiate o semi-ombreggiate. La pianta ha bisogno di poter godere della luce solare per almeno qualche ora al giorno. Per quanto riguarda gli agenti atmosferici, il papavero da oppio sembra resistere piuttosto bene anche ai mesi più freddi in quanto la pianta sfiorisce completamente con l'arrivo dell'autunno al fine di preservarsi meglio. Inoltre il papavero da oppio riesce a sopportare bene anche i periodi maggiormente caldi ed afosi. Per quanto riguarda la riproduzione, la pianta durante la fioritura produce anche delle capsule semilegnose contenenti i semi che saranno utili per la moltiplicazione. Tuttavia, il papavero da oppio è in grado di autoinseminarsi e quindi non è necessario mettere in atto particolari pratiche per la riproduzione.
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Per la concimazione del papavero da oppio è bene procedere in maniera distinta a seconda della stagione. In primavera, si procede utilizzando dei fertilizzanti specifici per piante da fiore che siano piuttosto ricchi di fosforo e potassio e meno pieni di azoto. In autunno i concimi da utilizzare avranno dei contenuti di azoto ancor più ridotti al fine di permettere un rafforzamento del fusto del papavero da oppio. È consigliato procedere con una certa regolarità nella fertilizzazione e dunque, concimare circa una volta al mese. Il fertilizzante è da somministrare in forma liquida disperdendolo nell'acqua di irrigazione in dosi leggermente inferiori rispetto a quanto riportato sulla confezione. Per quanto riguarda il terreno, il papavero da oppio non presenta particolari necessità, ma è sempre bene rendere il substrato piuttosto drenante.
Il papavero da oppio può essere attaccato da parassiti ed insetti. Ad esempio la cocciniglia può infestare la pianta formando delle macchie bianche e dalla consistenza farinosa sulle foglie e sui germogli. Per rimuovere queste macchie è possibile utilizzare dei batuffoli di cotone imbevuti di alcol. Inoltre il papavero da oppio può subire l'attacco da parte degli afidi, o pidocchi delle piante. Il modo migliore per contrastare quest'infestazione è utilizzare degli antiparassitari specifici. La pianta può facilmente andare incontro al marciume radicale nel caso in cui le bagnature fossero troppo abbondanti. Il marciume radicale può condurre anche alla morte della pianta stessa. Per quanto concerne gli agenti atmosferici, invece, il papavero da oppio si dimostra piuttosto resistente in quanto è in grado di mettere in atto dei meccanismi di autodifesa che rafforzano le radici ed il fusto.
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