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Le rose inglesi sono piante resistenti e adatte a essere coltivate anche da mani inesperte. Questi arbusti possono raggiungere il metro d'altezza, regalando bellissime fioriture, ma è importante innanzitutto scegliere la varietà giusta: nate nell'umida Inghilterra, non tutte ben si adattano ai climi mediterranei, più caldi e secchi. Proprio per la loro origine, le rose inglesi non temono il freddo, ma necessitano di innaffiature costanti, soprattutto d'estate; per quanto riguarda la collocazione, alcune varietà necessitano di una posizione più soleggiata, mentre altre possono tranquillamente crescere in mezzombra. Infine, esistono rose inglesi coltivabili anche in vaso, purché si adoperi un contenitore sufficientemente grande e si presti attenzione a innaffiature e concimazione.
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Le rose inglesi hanno ereditato dalle rose moderne la capacità di rifiorire: dopo la fioritura di giugno, infatti, tagliando di un terzo i rami su cui erano i fiori, ad agosto si potrà assistere a una nuova fioritura. La potatura andrà eseguita all'inizio della crescita primaverile, eliminando i rami secchi, vecchi o legnosi. Inoltre, sarà bene rimuovere i fiori quando sfioriscono, operazione che faciliterà la rifioritura. Relativamente alla concimazione, le rose inglesi dovrebbero essere fertilizzate due volte l'anno, utilizzando un apposito concime a rilascio lento: la prima fertilizzazione andrà eseguita una ventina di giorni dopo la comparsa delle prime foglie; la seguente, successivamente alla prima fioritura, per favorire la rigogliosità della seconda.
Le rose inglesi possono soffrire per parassiti, funghi, muffe e/o carenze di minerali: Oidio: è una muffa che colpisce i germogli. Si cura con appositi prodotti. Ticchiolatura: si manifesta con macchie nere sulle foglie. Si può prevenire con prodotti ad hoc. Ruggine: si manifesta sulla parte inferiore delle foglie con pustole color ruggine. Si può prevenire con prodotti rameici o curare con trattamenti specifici. Afidi: parassiti eliminabili somministrando antiparassitari. Tentredine: bruco che attacca le foglie. Si combatte con gli appositi insetticidi. Carenza di ferro: si manifesta con lingiallimento delle foglie. Si previene con la somministrazione di sequestrene. Carenza di magnesio: porta alla decolorazione delle foglie in cima alla pianta. Evitabile con il solfato di magnesio.
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