Philadelphus

Philadelphus: caratteristiche generali

Il Philadelphus, noto anche con il nome di fiore dell’angelo, è un albero originario delle zone a clima temperato e appartiene alla famiglia delle Hydrangeaceae. Esso comprende circa 60 specie di varietà che presentano alcune caratteristiche in comune. La crescita è molto variabile, infatti, si possono notare esemplari di circa 1 metro d’altezza e piante che arrivano anche ai circa 5 metri. Essendo una pianta rustica, il Philadelphus si adatta a ogni clima. Dal punto di vista estetico, presenta un fusto costituito da una corteccia squamosa, il fogliame tende a cadere durante la stagione autunnale e le foglie, crescono in direzioni opposte. Tra maggio e giugno è possibile osservare la bellezza e sentire il profumo d’infiorescenze molto particolari. Esse sono di colore bianco e possono crescere sia in coppia e sia da sole.
Pianta di Philadelphus.

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Philadelphus: varietà

Esempio di Philadelphus coronarius. Tra le principali varietà appartenenti alla specie di Philadelphus, tutte con caratteristiche estetiche molto simili tra loro, ci sono: il P. coronarius, il P. inodorus, il P. microphillus e il P. pubescens. Il Philadelphus coronarius può raggiungere dimensioni massime di circa 3 metri; predilige le zone semiombreggiate e il fogliame, inizialmente ha un colore giallo che con l’arrivo dell’estate diventa verde. Il Philadelphus inodorus ha delle foglie ellittiche e molto scure; le infiorescenze sono bianche e sbocciano tra maggio e giugno. Il Philadelphus microphillus predilige terreni molto rocciosi, ha un fogliame appuntito ed è originario delle zone sud-orientale dell’America settentrionale. Infine, il Philadelphus pubescens, originario degli Stati Uniti, può raggiungere dimensioni massime di circa 5 metri; i fiori sono color crema e si sviluppano durante il mese di giugno.

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Philadelphus: coltivazione

Dettaglio infiorescenze Philadelphus. Il Philadelphus è una pianta rustica in grado di sopportare temperature che si aggirano attorno ai – 15°C e i – 20 °C. Possono essere messi a dimora sia in zone semiombreggiate e sia il pieno sole. Si adattano a qualsiasi tipo di terreno, anche se preferiscono quello calcareo o alcalino (ciò che importa è, metterlo a dimora in un terreno ben drenato). La concimazione va fatta verso la fine della stagione invernale, con dello stallatico e, per agevolare lo sviluppo delle infiorescenze, alla fine della stagione primaverile, è conveniente porre alla base del Philadelphus un concime maturo. Per quanto riguarda le annaffiature, la pianta necessita di acqua quando è appena stata messa a dimora e nel caso in cui le piogge siano scarse. Fare molta attenzione ai ristagni idrici.


Philadelphus: malattie e parassiti

Tra i principali parassiti che possono attaccare il Philadelphus ci sono: gli afidi, le cetonie, i coleotteri e, fare molta attenzione al seccume. Quest’ultimo, deve essere trattato con della poltiglia bordolese e la polvere caffaro. Gli afidi, sia verdi e sia neri, portano a gravi danni del fogliame in quanto si nutrono della linfa in esso presente e, vengono debellati con specifici insetticidi. Le cetonie e i coleotteri danneggiano i fiori e anch’essi, si eliminano utilizzando dei prodotti specifici, acquistabili presso qualsiasi rivenditore specializzato nel giardinaggio. Infine, il Philadelphus può essere attaccato da funghi, i quali, se non vengono trattati subito, portano alla morte della pianta. Essi si debellano con anticrittogamici e fungicidi prevalentemente a base di zolfo.




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