L'azalea è una pianta molto semplice da curare, ha bisogno di poche attenzioni che anche un novizio del giardinaggio è in grado di dare. La riproduzione avviene per talea: un ramo lungo 10 cm, privato della cima e con almeno due possibilità di ramificazione viene tagliato dalla piantina e piantato in un vaso largo e basso, in cui è presente torba e sabbia. Le radici compariranno dopo qualche settimana e già dopo un anno si avranno i fiori. Può nascere anche da seme, anche se questa pratica non garantisce che si avrà la varietà desiderata, nè tanto meno compariranno nel giro di un anno i fiori.È possibile coltivare l'azalea sia in vaso che in aperto terreno, l'importante in questo caso è che si crei una sorta di collinetta in cui inserire la piantina. Questa operazione permette alla pianta di avere sempre il substrato ben drenato.
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Questa pianta ha bisogno di avere una concimazione regolare. Infatti nel periodo di infoltimento dei rami e delle foglie soprattutto in primavera e in estate è necessario ogni 3 mesi procedere alla fertilizzazione con prodotti granulari di ferro e potassio, cioè sostanze che aiutano la pianta alla fioritura. In alternativa è possibile usare un semplice fertilizzante liquido, generico, ogni due settimane. Nel caso del fertilizzante secco, si spargerà una manciata alla base del colletto della pianta sul livello del terreno, sia che si tratti di un'azalea in terreno che di tipo per vaso. Nel secondo invece si diluirà il compost nell'acqua per l'irrigazione.In autunno si può anche procedere ad una fertilizzazione naturale e biologica, utilizzando il concime organico, l'azoto in esso presente permetterà alla pianta di crescere in maniera rigogliosa.
Le azalee amano un clima mite, esistono varietà che resistono anche a temperature proibitive, ma certamente le più comuni sopravvivono anche alle gelate che colpiscono i paesi del sud. Se l'inverno è freddo è necessario riporre le piantine in una serra fredda o a sud a riparo dalle correnti gelide. In caso la pianta sia posta in giardino, si procederà a ricoprirla con un telo apposito e bucato, per farla sviluppare anche durante il periodo invernale.È da valutare l'esposizione, che deve essere sempre diretta a non far arrivare direttamente i raggi del sole sulle piante. In genere il suo habitat ideale è all'ombra di grandi alberi come le conifere e le latifoglie. In genere più la zona è calda e più è necessario scegliere un posto all'ombra, se si vuole avere una pianta sana che duri nel tempo.Come tutte le piante è soggetta a parassiti, primi fra tutti gli afidi e la cocciniglia, il loro sviluppo è dovuto alla cattiva coltivazione della pianta, il più delle volte all'eccessiva umidità a cui è sottoposta. Un possibile rimedio naturale può consistere nella vigorosa potatura dei rami colpiti e nella successiva annaffiatura con soluzione filtrata di acqua e cenere.
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