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La castagna d’acqua, nonostante sia in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di clima e temperatura, predilige essere messa a dimora in luoghi colpiti direttamente dai raggi solari. In luoghi caratterizzati da stagioni invernali molto fredde, questo esemplare annuale muore per poi ripresentarsi durante la stagione primaverile grazie alla presenza dei carnosi semi. Avendo un apparato radicale molto profondo in grado di arrivare fino a 5 metri circa di profondità, la trapa natans riesce ad ancorarsi al terreno. La composizione di quest’ultimo deve essere preferibilmente calcarea e con un pH dell’acqua leggermente acido o neutro. Per avere una pianta sempre rigogliosa e in salute, è conveniente coltivarla in specchi d’acqua poco mossi e, preferibilmente stagnanti come i laghetti.
La castagna d’acqua può essere coltivata per utilizzare le sue foglie e i suoi frutti ricchi di principi attivi. Le foglie contengono tannini, saponosidi, mucillagini, Sali minerali e resine di acidi organici. I frutti sono ricchi di grassi, Sali minerali, resine e principi antibiotici, amido e proteine. A questo proposito è bene ricordare che queste parti sono impiegate non soltanto in cucina (usate per condire i piatti, realizzare creme e tanto altro) ma anche nella cosmesi. Il fogliame, infatti, presenta proprietà rinfrescanti e lenitive, mentre i semi sono degli ottimi astringenti, possiedono proprietà lenitive e antidiarroiche. Nel campo della cosmesi i semi presenti nei frutti vengono trasformati in farina e impiegati nella realizzazione di alcuni preparati di bellezza.
La farina estratta dai semi della castagna d’acqua è impiegata per la realizzazione di maschere di bellezza. Essa può essere miscelata a camomilla, altea, calendula e altri esemplari di piante dermoattive e, da come risultato una miscela stimolante, rinfrescante, bioattivante, rivitalizzante e tonificante. In campo alimentare sono realizzate innumerevoli ricette usando i semi della castagna d’acqua. Essi possono essere introdotti nella dieta, lessati e conditi con dell’olio, sale, salvia, passati nella pastella e poi dorati in padella, mangiati crudi, possono essere grattugiati e usati per condire il pesce. Oltre a questi usi, i semi della trapa natans possono essere impiegati per la realizzazione di zuppe. In quest’ultimo caso occorre: mettere in una pentola circa 3 cucchiai di olio, 2 spicchi d’aglio e unisci la farina di semi di castagna; a questo punto si lascia tostare, si versa 1 litro di acqua e si lascia bollire. Dopo aver aggiunto un pizzico di sale, la miscela può essere servita con del pane in precedenza tostato.
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