La robinia è un albero di media grandezza che arriva a un altezza che si aggira intorno ai 25 metri. E' una pianta a crescita piuttosto rapida, con valore ornamentale soprattutto in virtù della bellezza del proprio fogliame, che risplende di una suggestivo colore giallo chiaro dalla primavera fino alla stagione autunnale: il suo valore viene evidenziato qualora sia coltivata come esemplare singolo all'interno di un prato. Uno spazio medio ampio intorno al suo tronco le permetterebbe infatti di espandere a dovere la sua regale chioma, con i bellissimi fiori che raggiungono il massimo splendore nei mesi di maggio e giugno. Ma, durante estati particolarmente torride, il fogliame può mutare colore e da giallo ritornare verde chiaro, perdendo di conseguenza una delle sue caratteristiche più amate.
Le affascinanti foglie pinnate sono un segno della sua bellezza, ma anche i suoi penduli racemi di fiori candidi, o rosa chiaro o porpora a cui segue la produzione di semi che saranno contenuti da appiattiti baccelli.
La robinia ha portamento a chioma eretta e fusti abbastanza fragili e spinosi, che spesso possono ricevere danni se sottoposti alle sferzate ripetute di un vento forte. Anche i ramoscelli hanno piccole spine, che si presentano sempre a paia, non presenti invece sui rami più forti. A proposito delle spine, la cultivar Pyramidalis, con portamento colonnare, ne è totalmente priva.
Il tronco e gli steli della robinia si presentano sempre irregolari e scanalati, e la corteccia sempre molto accidentata. Questo particolare, se da un lato conferisce maggior bellezza all'esemplare, dall'altro lo rende poco usufruibile per l'utilizzo di moderno legname per la produzione di oggetti di vario genere, nonostante il suo legno sia forte e durevole.
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Il fogliame consiste in una massa di foglie, divise con delicatezza. Queste sono pinnate, composte di 9 paia di foglioline di colore verde chiaro. I fiori sono bianchi e molto profumati. Si aprono all'inizio della primavera e sono la parte più apprezzata esteticamente dell'albero: candidi come la neve si presentano pendenti come se formassero dei grappoli delicati.
E' consigliabile seminare i semi dell'anno precedente in un terreno composto in egual misura da sabbia e torba. Non danneggiare il terreno che ricopre le radici nel momento della messa a dimora, per evitare di causare problemi all'attecchimento.
Coltivata come detto a scopi ornamentali, non essendo in possesso di un legname favorevole per costruzioni di vario tipo, la robinia viene esaltata se associata ad altre piante a foglie verdi, allo scopo di formare un affascinante contrasto di colori. In questo caso la robinia potrebbe essere posizionata poco prima di un bosco o in mezzo a foglie verdi e conifere. Essendo una leguminosa ha la caratteristica di avere radici che fissano già da sole l'azoto nel terreno, ottenendo spontaneamente una auto- concimazione.
La robinia predilige posizioni soleggiate. Tollera con gran facilità l'inquinamento atmosferico ed è adatta, quindi, alla crescita in città. Soffre molto, invece, se battuta da venti forti o venti salsi.
Si adatta facilmente a terreni poveri e asciutti, calcarei o argillosi. La sua preferenza va a suoli ricchi e freschi, dove cresce a gran velocità, con il rischio però di rotture che possono essere causate da forti raffiche di vento o da abbondanti nevicate.
Un modo consigliato è mantenerla con la forma di cespuglio a grandi dimensioni, che si ottiene tagliandola fino alla base ogni due o tre anni.
I problemi più seri per l'albero arrivano dalle cocciniglie.
Segnalano studiosi e botanici che la robinia è stata sovente utilizzata dai paesaggisti per ricoprire con elementi naturali di colore giallo e verde certi mucchi di scorie. Ed è stato spesso fatta crescere dove è alta la possibilità di atti di vandalismo. Questo perché, messa a dimora, la potatura fa nascere polloni, molto spinosi, che allontanano possibili vandali.
Interessante è il progetto consigliato, al fine di creare una siepe per le api, che vede l'utilizzo della robinia insieme a una dozzina di altri alberi. La creazione di una siepe di alberi e arbusti con fini apistici necessita, infatti, di una produzione continuata di nettare e polline a disposizione delle api tra febbraio e settembre: in particolare molto polline per i primi mesi e molto nettare da aprile a luglio. La robinia disposta centralmente, insieme ad altri alberi come il tiglio, il ciliegio e - di minori dimensioni- il prugno selvatico, la rosa selvatica, il tarassaco, il trifoglio, il lotus, la malva, è particolarmente adatta a questo scopo.
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